martedì 24 marzo 2009

Toccata e fuga

E’ domenica sono circa le 20,00 e finalmente la giornata si conclude; sono stanco ma soddisfatto, oggi è stata proprio una bella giornata! e come dice il proverbio “quando il gatto non c’è i topi ballano” … infatti il nostro Guru sabato e domenica era impegnato quindi per la nostra preparazione è stato un week end di relax … … Domenica abbiamo deciso con il Fabio di andare a sgambare un po’ sul Cornizzolo, assente Urium leggermente infortunato . La sveglia è sempre la solita partenza alle 5 e via verso Civate la giornata è serena, secca e fredda il termometro della macchina si aggira tra -1 e +1.


Alle 6.15 siamo pronti a far partire il cronometro, maglia maniche lunghe, zainetto acqua kway e bastoncini. L’inizio come sempre, è un po’ faticoso, occorre concentrarsi, spezzare il fiato e scaldare le gambe, sono anche distratto dalla macchina fotografica e dalla voglia di imprimere nelle immagini le sensazioni e le emozioni ed i sentimenti che ti passano per la testa … …

L’ alba che ti da’ calore alla partenza, la vista imperiale del Resegone innevato che domina davanti a noi.


Con il Fabio ormai c’è una bella sintonia ed affiatamento, il passo è lo stesso; il sentiero lo conosciamo molto bene, e la salita è meccanica, non ci sono dubbi sulla direzione da prendere; malgrado ciò si scoprono sempre nuovi particolari lungo la strada!






In un’oretta abbondante giungiamo al rifugio Consiglieri, tempo di una bevutina e via siamo in cresta ed ora si prende il sentiero che scende nel versante opposto in direzione del rifugio terz’Alpe abbiamo già fatto circa 800 metri di dislivello.


Ora dopo la prima parte abbastanza impegnativa in salita ci aspetta un po’ di rilassamento in discesa e mi sento ormai pronto a sostituire il guru, sento la responsabilità di CAPO GITA; “Si” mi ergo a consigliere particolare del Fabio “ho una missione, accompagnarlo lungo la strada!” penso: “lo devo avvisare che il ghiaccio sul fondo potrebbe essere pericoloso in discesa!” - allora con l’affetto di un buon padre di famiglia gli segnalo di stare attento … …
Ma … come spesso capita in queste situazioni , dove ti vuoi improvvisare qualcosa che non sei (Il guru è insostituibile!)
Via prendo una lastra di ghiaccio e con un capitombolo rozzo e goffo mi accascio a terra!

Davanti agli occhi sbigottiti e smarriti del mio compagno di cammino! Mi rialzo prontamente per evitare un ulteriore figura di …. Dolorante ma pronto a rispondere al Fabio “No tranquillo non mi sono fatto niente!” (immaginate 80 kg di salame che cadono a peso morto su ghiaccio sassi e terra dura non sono certo un toccasano per l’osso sacro e il sederino!)
Riprendiamo prontamente la discesa ed intorno alle due ore siamo a valle al Rifugio Terz’Alpe siamo scesi di 400 metri dentro un bosco fitto con tracce di neve dovute all’esposizione a nord, difatti la temperatura si è raffreddata.


Non c’è tempo per riposare bisogna risalire in direzione dei Corni di Canzo. La salita parte subito molto ripida ma la vista di un gruppo di persone che sale ci invoglia ad aumentare il passo per superarli ; arriviamo alla sella dove il sentiero si biforca in due direzioni a destra verso i Corni, sono proprio sopra di noi, e a sinistra verso la cresta che ci riporta in direzione del monte Rai. Qui come da dettagliate indicazione del nostro guru incontriamo tracce di neve e di ghiaccio fino ad arrivare alla cresta, dove però il sentiero è un po’ scoperto ma pulito.


Il panorama a questo punto si apre a 360, è veramente spettacolare! Tantissima neve, vette in tutte le direzioni Monte Rosa gruppo delle Grigne Resegone a fianco i Corni e il Monte San Primo e più in la vette molto piu’ alte verso lo Spluga la zona della Bergamasca del Bresciano e Valle D'aosta.


Tempo di scattare qualche foto superare la zona esposta in cresta, attraversiamo un lungo tratto esposto a nord nella neve ancora ghiaccia, occorre seguire le impronte lasciate da altri per evitare di sprofondare o di scivolare giù.



Ora siamo intorno alle tre ore non c’è il tempo per salire sul monte rai e neppure per raggiungere la croce del Cornizzolo, raggiungiamo ancora il rifugio Consiglieri. Il tempo stringe la giornata è lunga e la Messa ci aspetta, quindi prendiamo decisamente la discesa e tra un fastidio alle ginocchia un dolorino alla caviglia arriviamo all‘ Abazia di S.Pietro dove finalmente incontriamo qualche persona che sta salendo, facce un po’ incredule gente affannata lungo la salita che ti guarda per elemosinare un incoraggiamento, che vorrebbe chiederti quanto manca che ti saluta calorosamente e che forse piu’ semplicemente si chiede come mai a quall’ora del mattino c’è gente che sta già scendendo.



Torniamo alla macchina e dopo qualche minuto per cambiarsi via in autostrada per ritornare in tempo a casa .
Quattro ore di cammino milleduecento metri di dislivello per circa una quindicina di chilometri e tante belle emozioni, sentimenti scambio di battute lunghi silenzi con un compagno di strada unico come il Fabio.

Ora è tardi sono le 20.20 è ora di andare quasi a dormire, stanco, molto stanco ma soddisfatto e infinitamente riconoscente al Signore di averci donato una giornata così bella! Grazie Fabio … …

1 commento:

fabio,matteo,martina,franca ha detto...

carissimo AMICO Renato è bello leggere le tue minuziose ed accurate descrizioni poichè mi fanno rivivere le ore trascorse come se fossimo ancora in cammino. Ti ringrazio per la tua santa pazienza nelle camminate.buona notte.

_____________Ave Maria___________

_____________Ave Maria___________
Questa preghiera è dedicata a ... ... ...

__SOSTEGNO DI CHI E' MALATO!__

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.

Amen.