E’ giovedì 22 ottobre 2009 sono le 5 la sveglia suona, è ora di alzarsi per il giretto mattutino! Il primo pensiero va alla mamma, quattro anni fa è mancata! Casualmente non ho appuntamento con il solito compagno di mille corse (Marco). Uscendo mi accorgo subito che non fa tanto freddo anzi la temperature è salita di qualche grado rispetto a martedì, dal cielo cade una fittissima pioggerellina che mi rinfresca il viso … … …
Decido di fare lo stesso giretto, quindi prendo la strada che va in direzione di San Donato, è tanto che non corro da solo in più ho rimesso dopo almeno due annetti il cronometro al polso; principalmente per evitare di fare tardi!
Mi sento bene, sono riposato le gambette vanno, il solito passettino! Ora dopo i primi minuti iniziali i pensieri iniziano a correre, seguono i passi! Mi viene subito in mente la mamma, sono passati quattro anni! Mi sembra sia passato così tanto tempo ma dall’altra parte i ricordi sono molto freschi. I pensieri si trasformano in preghiera, dopo un ‘eterno riposo mi ritrovo a scorrere la decina del rosario! Affido la mamma alla nostra mamma, chi più di lei capisce, ascolta interpreta, la nostra vita!
Dopo una decina ne segue un’altra e poi un’altra ancora, alla quinta decina la preghiera è rivolta ai quattro genitori, il passo è sempre molto leggero come la mente, è un piacere, correre ritmare la preghiera e pensare al papa alla mamma alla Delfina e al Sergio!
Le preghiere si ripetono ritmate dal passo e dal respiro, ad ogni frase corrisponde un movimento incontrollato del respiro. Anche la preghiera ormai è incontrollata segue il passo, segue il respiro è un tutt’uno corpo e mente … Alla decina successiva la preghiera è rivolta a tutti quei neonati che non riescono a sopravvivere e in particolare a Raluca a Roberto e a tutti quelli che non arrivano alla fine della maternità … … mi distraggo, guardo il cronometro sono vicino al parco della Snam e mi accorgo che sto correndo da 38 minuti!
Ora la mente ritorna alla mamma, mi tornano alla memoria momenti belli della vita passati in famiglia, tra tutti le vacanze di Edolo, le camminate per andare in paese a far spesa! Il suo modo particolare di far da mangiare, le vacanze con la roulotte, la capacità di stimolare la fantasia nostra di bambini! Tante troppe cose corrono e si susseguono momenti gesti profumi ricordi colori rumori sapori … …
Ora la mente ritorna alla mamma, mi tornano alla memoria momenti belli della vita passati in famiglia, tra tutti le vacanze di Edolo, le camminate per andare in paese a far spesa! Il suo modo particolare di far da mangiare, le vacanze con la roulotte, la capacità di stimolare la fantasia nostra di bambini! Tante troppe cose corrono e si susseguono momenti gesti profumi ricordi colori rumori sapori … …
Più mi avvicino però ai nostri giorni e più i ricordi si fanno meno belli, mi torna in mente il calvario della malattia del papa! Tutto sulle sue spalle, un macigno che si è portata avanti con fatica per dieci anni, peggiorando di giorno in giorno! E poi la malattia che l’ha ulteriormente provata! Le operazioni che le hanno menomato e consumato il suo esile corpo. Ogni estate, ogni periodo di caldo era parte della mamma che si spegneva.
Quanto ha sofferto! Eppure si è portata la croce con dignità! In silenzio con coraggio e voglia di vivere. E poi i pensieri diventano sempre più tristi, più cupi, gli ultimi giorni, quel maledetto sabato che ti abbiamo trovata … … Ora la stanchezza della corsa si fa sentire il passo è più affannato e il magone non mi permette di respirare al meglio; sento dentro una grande voglia di piangere … di gridare di urlare, ma non ne ho la forza! Ora la sintonia tra il passo le gambe e il corpo e la mente si è spezzato … sono sopraffatto dalla disperazione!
Mi sento nudo, povero, svuotato completamente dal dolore, in preda alla confusione!
E come per miracolo, mi viene ancora in aiuto Maria Consolatrice degli afflitti! Riprendo la preghiera, affido tutto ciò a Lei, mi aggrappo alle sue braccia!
Mi sento nudo, povero, svuotato completamente dal dolore, in preda alla confusione!
E come per miracolo, mi viene ancora in aiuto Maria Consolatrice degli afflitti! Riprendo la preghiera, affido tutto ciò a Lei, mi aggrappo alle sue braccia!
Il respiro torna regolare, le gambe riprendono il ritmo giusto, i passi tornano a scandire le parole della preghiera e tutto ritorna come prima! Il giro si è quasi concluso gli ultimi dieci minuti di corsa scorro ancora più veloci, rientrando a casa la felicità che ho nel cuore è grande!
Ho una grande voglia di ringraziare il Signore che mi ha donato una mamma così speciale … …
Ho una grande voglia di ringraziare il Signore che mi ha donato una mamma così speciale … …
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