ALLELUIA E' RISORTO ALLELUIA
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 20, 11-18
In quel tempo. Maria di Màgdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Maria di Magdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. (Gv 20, 11).
Maria di Magdala se ne sta fuori dal sepolcro piangente (klaiousa). Il participio greco è lo stesso usato da Matteo (Mt 2,18; cf Ger 31,15) per Rachele che piange i suoi figli e che non può essere consolata. Rachele personifica le madri dei bambini fatti uccidere da Erode, bimbi ebrei, emblema delle stragi che si erano già avute nei tempi biblici e che si susseguiranno nei secoli successivi.
Dopo la shoà il pianto si fa ancora più sconsolato: purtroppo non si sono fermate le stragi inutili e tante madri piangono ancora oggi i loro figli uccisi dalla violenza o indotti a portare violenza.
Signore, Padre nostro, come Rachele e Maria di Magdala, piangiamo ed eleviamo a te il nostro grido, perché non c’è un consolatore umano e Tu sembri tacere.
Accetta le nostre lacrime come richiesta di perdono per le nostre colpe e omissioni e mandaci il tuo Spirito, che ci doni un barlume di speranza e rafforzi la nostra fede, perché possiamo celebrare la grandezza della tua misericordia.
Preghiamo
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele:
il suo amore è per sempre
(dal salmo 118)
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