mercoledì 22 aprile 2009

Questa è la vita ... ... ...

La vita è riuscire a considerare normali gli imprevisti .. ... ...



La vita è un grande viaggio che abbiamo intrapreso, siamo su una strada e proseguiamo il nostro cammino, consapevoli della strada che abbiamo già percorso e di tutto ciò che ci è capitato!

Gli strumenti in nostro possesso per affrontare questo viaggio sono sicuramente la conoscenza di noi stessi, delle nostre capacità limiti e difficoltà; la presenza di altre persone (non siamo soli); fare tesoro delle esperienze passate e aver chiara la nostra meta!

La via da percorrere non è sempre uguale a volte, le intemperie la rendono più faticosa, la neve la pioggia oppure la salita, la discesa, lo sterraro che ti obbliga a rallentare ... ... le buche che potrebbero farti cadere... ...

A tutte queste difficoltà dobbiamo dare un nome; e a seconda di come le consideriamo influenzano il nostro percorso! bisogna avere il coraggio di darne una connotazione positiva! Se ad un avvenimento che ci prova e ci fa soffrire come una malattia, un infortunio una bocciatura una delusione o un tradimento diamo il nome di imprevisto, e non tragedia o disgrazia la nostra capacità di recupero è diversa!

E poi dobbiamo sempre vivere nella consapevolezza che questa strada, la nostra vita è stata voluta e amata da nostro Padre; condivisa in tutto da Cristo dono per noi! Che la nostra forza il nostro coraggio sono alimentati e sostenuti dallo Spirito Santo! Ed infine che in cielo ci sta Maria la nostra mamma ... ... ...


Animati da questo atteggiamento e consapevoli che la preghiera è il primo strumento per affrontare serenamente la vita, trovare la forza ma soprattutto per aiutare coloro che ora vivono situazioni di difficoltà e sofferenza!



Consegnamo a te o Maria,

tutte quelle persone che conosciamo,

che vivono situazioni di grande crisi,

perchè tra le tue amorevoli braccia trovino conforto!


Amen

martedì 14 aprile 2009

FORCELLA DI OLINO RIFUGIO TIRONI CONSOLI.




Si è concluso positivamente il match che si è tenuto il giorno di Pasquetta; come era nelle previsioni tutto è filato liscio, nessun contrattempo la squadra è scesa in campo tranquilla, una tattica ormai consolidato, preparazione perfetta, gran gioco di squadra e malgrado il campo pesante gli atleti hanno dato spettacolo! Ricorda la squadra di Sacchi, ruoli chiari, gioco ad occhi chiusi grande padronanza del terreno. Qualche problemino in effetti l’ ha data la presenza di un po’ di neve che ha appesantito il percorso, qualche informazione in più da parte dello Staff organizzativo avrebbe permesso agli atleti di scegliere una scarpa più adatta! ma i nostri impavidi ragazzi, mentalmente motivati hanno con coraggio, forza e determinazione raggiunto serenamento l’obbiettivo!
Inserimento proficuo della famiglia edoduke che ha dato certamente incisività in fase di attacco alla squadra con Alessandro che ha condotto tutta la gara in posizione di avan scoperta.
Peccato le defezioni dell’ultima ora da parte del cugino Dario e dalla mancanza della Civardi’s Family per impegni sportivi in altra sede!
In definitiva malgrado il percorso faticoso il gruppo si è mosso molto bene, non ha mai perso di concentrazione e ha concluso la partita in meno di tre ore, rifornimento finale preparato abbastanza bene, finale in discesa con grandinata e piccolo infortunio del Massimo. Questi tornei intermedi sono in preparazione alla Champions League della nostra categoria che si terrà probabilmente tra giugno e luglio in Val formazza, nel frattempo ci aspettano altri appuntamenti già dallo staff pensati e minuziosamente organizzati! Alla prossima…(per Massimo!!!)



Alcuni attimi prima dell'inizio! come potete vedere dalle faccie rilassate nessuno aveva idea di cosa andava incontro (una tranquillissima gita fuori porta di pasquetta!!!)... ...






troviamo subito la neve






arrivati si vede la bandiera del rifugio forza ci siamo!







"ma chi sono ste' due ragazzine?"


la tenda


PAGELLA


Fam. Edoduke 9. (nel complesso è una famiglia che ha consolidato una preparazione tale da poter arrivare a questi appuntamenti molto serenamente, si integra al gruppo ed ogni membro trova un suo spazio autonomo).


Alessandra 10. Parte con andatura sciolta e brillante ma per la probabile presenza di Edoardo non riesce ad esprimere tutte le sue potenzialità, difatti quando il duetto apri pista si divide e Ale prende la testa del gruppo, lo conduce in modo esemplare! (Grazie Ale)






Chiara 10. Chiara è ormai matura per queste esperienze, non mostra stanchezza, ne disagio per la neve, rimane dietro al gruppo di testa e conduce e sostiene e aiuta una Stefania provata dal disagio delle allergie a concludere un po’ a fatica il percorso (Grazie Chiara!)





Amelia 8. Forse non era stata preparata per questo tipo di trasferta, ma riesce senza fatica ad integrarsi chiaccherativamente con il resto delle Pie donne! Presenza estremamente positiva nel gruppo! "Ha classe non c'è che dire ... ... !" (Grazie Amelia)




Edoardo 8. Il nostro maratoneta non va mai in affanno, (è un para') è preparatissimo per la Gara del 26 Aprile! come dichiarera’ alla fine del Match “Sta passeggiatina non vale un 30 min di corsa!” riesce con umorismo e sagacia a mantenere serenità nei momenti di crisi del gruppo! (Grazie Dado)

Fam Ferrari 9. (Indispensabile, preparata fisicamente, non mostra segni di cedimento, ogni singolo componente ha ben chiaro il gioco di squadra, ed è sempre pronto e disponibile ad aiutare gli altri).

Martina 10. E’ la più piccola! E’ sempre nel gruppo di testa, non si lamenta e in coppia con Francesca vivono la gara in modo autonomo e indipendente, a parte qualche scivolo dovuto al fondo scivoloso si concede con tutti gli altri Ragazzi di allungare un po’ il percorso raggiungendo la vetta della cresta! “Martina sei proprio un Caterpilar”!(Grazie Marti)



Matteo 10. E’ un trattore! Nel gruppo probabilmente è quello con la più alta soglia alla sofferenza! Per lui queste sono cose di normale amministrazione! Sempre pronto ironicamente alla battuta segue Betty nel tragitto! "Matteo sei sempre in mezzo alle ragazze!!! (Grazie Matteo)





Franca 9. Nel percorso si inserisce bene nel gruppo (delle pie donne!), alternando momenti dove preferisce camminare da sola in silenzio(saggia!) Nel primo tempo del match riceve dagli spalti un oggetto contundente che gli ferisce la mano! prontamente medicata delle premurose cure di Fabio prosegue stoicamente! (Grazie Franca)




Fabio 9. "Non ce n’è!" "ruolo ben determinato", ormai gioca ad occhi chiusi! Anni e anni a camminare insieme con lui sempre nelle stessa posizione! Chiude il gruppo, ha uno zaino spaventoso (circa 20 kg) nessuno sa cosa ci sia dentro! Il suo compito è gravoso deve seguire e sostenere chi è in difficoltà e di carattere gli viene proprio bene! Grazie alle sue proverbiali pozioni(acqua della fonte polverina…) riesce nel primo tratto a motivare Betty con un braccio ingessato! (Grazie Fabio)




Fam Uggetti 9.(Insostituibile, molto unita e preparata fisicamente, malgrado l’infortunio del giorno precedente di Betty è protagonista della giornata! Riesce come in questo caso a superare in modo sorprendente gli imprevisti) Forza!.


Betty 10. Non c’è che dire prestazione eccezionale; la stampa estera l’ ha sempre criticata,” mai pronta a distinguersi in questi avvenimenti forti” e invece mostra un carattere esemplare, sa che la giornata sarà molto dura (“Ma lo sapeva a cosa andava incontro?”) raccoglie tutte le forze e con l’aiuto di una bacchetta e un braccio fuori uso taglia il traguardo con un sorriso smagliante. (Grazie Betty)



Anna 9. Alla vigilia il mister era indubbio se convocarla! Un forte raffreddore la congiuntivite e una settimana veramente impegnativa ci avevano paventato l’ipotesi di una sua assenza! Impensabile non si ferma mai! È stata protagonista con le pie donne di ciagolate molto intense! (Grazie Anna)



Massimo 10. è il più grande del gruppo porta la fascia da capitano! (“Massimo quanto mi odi?”) a parte gli scherzi, lo ha dimostrato già in vacanza, la stagione di preparazione invernale in palestra lo rende pronto ad ogni partita! Parte subito davanti ma lascerà le posizioni di testa non per problemi di stanchezza ma solo per assistere con un po’ di apprensione la gara di Betty! Bravo ha gestito bene la preoccupazione! In discesa affonda una gamba nella neve che gli causa un dolore al ginocchio soccorso prontamente da Fabio non si ferma neanche di fronte a questo! (grazie Massimo)




Fam. reniduke 9.(Incasinata; Come al solito! Ogni singolo membro vive la corsa inserendosi abbastanza bene al gruppo, è una famiglia che potrebbe fare di più, con più serenità ma la parte maschile è sempre un po’ latitante! Nel complesso potrebbe migliorare! Il ct gli da' fiducia!) .


Stefania 10. Altra presenza in dubbio fino all’ultimo momento, Stefania in cura per una forte forma allergica che causa crisi di tosse asmatica, supera eccellentemente questa prova! Lontana dalla presenza di mamma e papà riesce con Chiara a trovare un passo costante che a fatica la porta a raggiungere il rifugio (“ma Stefi come mai eri così stanca e sei arrivata in cima alla cresta correndo?”) In discesa si distingue per la facilità con cui affronta il nevaio senza mai affondare! Questione di peso?(Grazie Stefi)


Francesca 10. Oggi è proprio la tua giornata! La presenza di Betty Matteo e Chiara sono per te un grande stimolo, ma tu hai solo una compagna di camminata, La Martina, insieme ne avete già fatte tante siete un tandem ormai provato! In discesa siete come la valanga azzurra!



Mariangela 9. E’ proprio una pia donna! Sempre pronta a ciagolare! Ma la fatica e il sacrificio non ti fanno paura, hai una bella pazienza a sopportare Renato e le sue paturnie mentali, meriteresti qualcosa di più ma sai accontentarti di quello che hai brava! (Grazie Mari)



Renato 9.(definito il Corona del gruppo) Il voto non rispecchia realmente la prestazione potresti dare di più! ma per non scoraggiarti ti diamo 9… … Sei una prima donna non accetti critiche e sei l’unico che va veramente in crisi, meno male che si tratta di un gioco di squadra e gli altri componenti ti sostengono! (Grazie a tutti!!)



Che giornata!!!!!!!!!!

ALCUNE FOTO SPARSE ....


la mano infortunata ... SOSTARELLA...


SONNO ... ...

I GIOVANI ...

I BUCANEVE


IL RITORNO LA RIPIDA DISCESA ...




ARRIVATI...





STANCHI ... MOLTO STANCHI ...































venerdì 10 aprile 2009

DOMENI DI PASQUA

ALLELUIA E' RISORTO ALLELUIA





VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 20, 11-18

In quel tempo. Maria di Màgdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.



Maria di Magdala stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. (Gv 20, 11).

Maria di Magdala se ne sta fuori dal sepolcro piangente (klaiousa). Il participio greco è lo stesso usato da Matteo (Mt 2,18; cf Ger 31,15) per Rachele che piange i suoi figli e che non può essere consolata. Rachele personifica le madri dei bambini fatti uccidere da Erode, bimbi ebrei, emblema delle stragi che si erano già avute nei tempi biblici e che si susseguiranno nei secoli successivi.

Dopo la shoà il pianto si fa ancora più sconsolato: purtroppo non si sono fermate le stragi inutili e tante madri piangono ancora oggi i loro figli uccisi dalla violenza o indotti a portare violenza.

Signore, Padre nostro, come Rachele e Maria di Magdala, piangiamo ed eleviamo a te il nostro grido, perché non c’è un consolatore umano e Tu sembri tacere.

Accetta le nostre lacrime come richiesta di perdono per le nostre colpe e omissioni e mandaci il tuo Spirito, che ci doni un barlume di speranza e rafforzi la nostra fede, perché possiamo celebrare la grandezza della tua misericordia.





Preghiamo



Rendete grazie al Signore perché è buono,

perché il suo amore è per sempre.

Dica Israele:

il suo amore è per sempre

(dal salmo 118)

SABATO SANTO

IL SABATO E' IL GIORNO DELLA VISITA AL SEPOLCRO.













Giovedì sera abbiamo riposto il SS.Sacramento dove riposa in attesa della Risurrezione. Mettiamoci di fronte al Tabernacolo fermiamoci in adorazione, il mondo rivivendo la memoria della passione e morte di Cristo si ferma in attesa! Attende un segno! Gli avvenimenti che ci stanno davanti cosa ci vogliono dire? Tragedie disgrazie dolore malattia sofferenza che viviamo e tocchiamo con mano ogni giorno cosa ci chiedono?










VANGELO


Lettura del Vangelo secondo Matteo 28, 1-7




In quel tempo. Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».






ALLELUIA




Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso.




Cristo E' RISORTO! NON ABBIATE PAURA ... ...




Ecco dove sta la nostra forza, la nostra certezza la nostra felicità!




ALLELUIA




Il silenzio che avvolge una tomba l’abbiamo tutti sperimentato. Chi è morto non parla più, non comunica, non interagisce. Sembra inerte e sconfitto. Lo scoraggiamento e l’abbattimento dinanzi ad una vita con tutta la sua ricchezza di affetti, conoscenze, realtà sociali, sono il sentire più spontaneo che si possa immaginare. Ci si trovi dinanzi ad una semplice tomba o a un mausoleo si è proiettati nel regno del silenzio che rimanda al silenzio della creazione quando ancora non pulsava la vita. Un silenzio che non accoglie per rimandare rigenerati ma che oscura come un inghiottitoio. Maria dinanzi al sepolcro del Figlio invece irraggiava, nel suo dolore, quella speranza che, ben sapeva, sprigiona vita e certezza di comunione. Da quel buio sarebbe esplosa la Luce!




ALLELUIA

VENERDI' SANTO

PASSIONE DEL SIGNORE NOSTRO GESÙ CRISTO SECONDO MATTEO
Matteo 27, 1-56

Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato.Allora Giuda – colui che lo tradì –, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete d’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «A noi che importa? Pensaci tu!». Egli allora, gettate le monete d’argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. I capi dei sacerdoti, raccolte le monete, dissero: «Non è lecito metterle nel tesoro, perché sono prezzo di sangue». Tenuto consiglio, comprarono con esse il «Campo del vasaio» per la sepoltura degli stranieri. Perciò quel campo fu chiamato «Campo di sangue» fino al giorno d’oggi. Allora si compì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia: «E presero trenta monete d’argento, il prezzo di colui che a tal prezzo fu valutato dai figli d’Israele, e le diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore».Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici». E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla. Allora Pilato gli disse: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?». Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito.A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta. In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: «Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?». Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua».Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!». Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!».Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce. Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, «si divisero le sue vesti, tirandole a sorte». Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei». Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!». Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!». Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!». Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra queste c’erano Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.
Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.
Di fronte alla morte non c'è ragionamento, esiste solo la fede! Egli dona la Sua vita per salvarci per donarci la vita e vincere la morte terrena! Il silenzio e il digiuno siano oggi gli atteggiamenti di fronte al grande mistero della sofferenza e della morte! affidiamo a Maria tutti coloro che vivono la croce della sofferenza della malattia e della perdita di una persona cara.

giovedì 9 aprile 2009

GIOVEDI SANTO

PASSIONE DEL SIGNORE NOSTRO GESÙ CRISTO SECONDO MATTEO
Matteo 26, 17-75
Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio».Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Allora Gesù disse loro: «Questa notte per tutti voi sarò motivo di scandalo. Sta scritto infatti: / “Percuoterò il pastore / e saranno disperse le pecore del gregge”. Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». Pietro gli disse: «Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai». Gli disse Gesù: «In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti i discepoli.Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. E disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». Andò un poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà».Poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite pure e riposatevi! Ecco, l’ora è vicina e il Figlio dell’uomo viene consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino». Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». Subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. Allora Gesù gli disse: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Come se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Ma tutto questo è avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono. Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani. Pietro intanto lo aveva seguito, da lontano, fino al palazzo del sommo sacerdote; entrò e stava seduto fra i servi, per vedere come sarebbe andata a finire.I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”». Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù –; anzi io vi dico: / d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo / seduto alla destra della Potenza / e venire sulle nubi del cielo». Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!». Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono, dicendo: «Fa’ il profeta per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?». Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». Ma egli negò davanti a tutti dicendo: «Non capisco che cosa dici». Mentre usciva verso l’atrio, lo vide un’altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». Ma egli negò di nuovo, giurando: «Non conosco quell’uomo!». Dopo un poco, i presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «È vero, anche tu sei uno di loro: infatti il tuo accento ti tradisce!».Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo!». E subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.
Nel Vangelo di ieri Giuda vende per 30 denari Cristo ... ... ... oggi la liturgia propone questo brano che ci lascia amarezza ... ... ... come non paragonarsi a Pietro! quante volte nella mia vita ho giurato di "non conoscere quell'uomo"?
Mettiamoci davanti a Cristo Eucaristico, con cuore umile e con pentimento affidiamogli tutte le nostre debolezze i nostri peccati le nostre miserie!
Cristo Signore Gesù
Abbi pietà di me peccatore!

mercoledì 8 aprile 2009

Mercoledì Santo

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Matteo 26, 14-16

In quel tempo. Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?».
E quelli gli fissarono trenta monete d’argento.
Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnarlo.


L'uomo non può assolutamente essere valutato! Non ha prezzo, non può essere venduto e comprato, non possiamo accettare il mercato della schivitù!
Eppure colui che è venuto nel mondo per la nostra salvezza subisce questa ulteriore umiliazione!
Egli mediante questo avvenimento della storia ci mostra il suo totale dono di sè!
Egli ci libera, assume su di se' le nostre miserie e le nostre debolezze.
E noi uomini liberi, consapevoli di essere amati siamo sempre pronti a ricadere in questa CRUDELTA'. Quante volte nella nostra vita lo consegnamo per essere crocifisso in nome del nostro egoismo, della nostra miseria della nostra incapacità di amare e di riconoscere di essere amati!

martedì 7 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO

Una preghiera per tutti coloro che hanno perso la vita in questa tragedia!


L'eterno riposo
dona loro, o Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace.

Amen

lunedì 6 aprile 2009

Traversata dei Colli Euganei

E' domenica sono le 3 20 e parte la sveglia ... è da qualche mese che ci si prepara a questo appuntamento una gara un po' particolare 42 km e 2000 di dislivello! sarà proprio una bella sfacchinata! in effetti nella notte il sonno è un po' agitato, alle 3.50 appuntamento con Mauro 3.55 Fabio e alle 4 Marco. (per Paolo sosta alla solita area di servizio)!!!
Raggiungiamo Teolo alle 7, il tempo per ritirare il pettorale ci prepariamo e via si parte siamo circa 400 persone! Il Fabio è alla sua prima gara e anche la più lunga, decide di correre da solo decidendo al bivio se fare i 21 o i 42 km.

Sono convinto che proverà a fare i 42 e ne abbiamo conferma al 35 km, lochiamo al cellulare e mi risponde che va tutto bene ed è al 32 km.

Un grazie a tutti e tre! giornata fantastica, è sempre un piacere poter condividere momenti così intensi con Voi!


Allego qualche foto fatta sul percorso. La grande impresa per me è stata quella di riuscire a scattere qualche foto; sono riuscito a mantenere una certa serenità! non sono mai andati in affanno!


Prima ....



dopo ...




L'arrivo di Fabio ... ... complimenti sei un mito!!!!!!!!!!!!!! dura? na passeggiata!!!!!!!!!!





Qualche dolorino ma...







la soddisfazione è grande...





Ma ritorniamo alla partenza sono le otto e via si parte tutti di corsa... la temperature è ideale la notte ha piovuto tanto e decidiamo di correre con i bastoncini, c'è tanto fango e aiutano ad evitare capitomboli ...





1° passaggio al 5 chilometro la discesa ripida, c'è tanto fango e nei punti stretti si forma il tappo c'è tempo per una fotina....










Al secondo ristoro c'è il tempo per una bevuti e via ....







dopo il ristoro del 15° c'è anche la possibilità di sostare su una bella e comoda panchina....






Nelle foto si può facilmente notare il fisico sportivo del Mauro, come si può vedere non suda ... ... non si stanca non è sofferente "e sì per lui è stata proprio una passeggiata... ... "







Finalmente al ristoro del 20° ci sono gli alpini ... ... ma niente vino ... ... ne pane e salame!!!!!!!

Si brinda con il Chinotto!!!!!!!





Oggi è la domenica delle Palme, un flash così non si può perdere...



si ma oh! aspettatemi...........






In accordo con Marco decidiamo di affrontare le salite al risparmio, siamo partiti un po' allegrotti !!! siamo a metà e la corsa è faticosa ... ... al ristoro del 28° km primo pit stop per Marco oggi le sue scarpe fanno le bizze!





Tra il 30/35 chilometro si riprende la salita abbiamo abbiamo già fatto un dislivello di circa 1500 metri e i piedi oramai sono a mollo da 5 ore






occhio a non perdere le scarpe...




il Santuario dedicato a Maria è l'occasione per recitare una bella decina del rosario ... la salita ora è dura e ho bisogno di concentrarmi per raccogliere le forze ... ...







"Ma ste scarpe oggi...!!!"



Siamo al 37 km e manca l'ultima salita ristoro e via si riprende ....





Siamo alla fine dell'ultima salita c'è il tempo per fermarsi al ristoro e immortalare questo momento con due ragazze dell'organizzazione ...


Marco ma ste scarpe!!!

ultima discesa spaccagame passa il 40° 41° e 42° km siamo arrivati... sono passate 7 ore 1 minuto






Grazie, alla prossima ...


Renato

Allego descrizione più seria del percorso:
Descrizione percorso Altavia n 1
0-10 km Si parte da Villa di Teolo sfilando al fianco della trattoria "vecchio tram" dove un tempo arrivava il treno da Padova centro. Dopo un primo tratto pianeggiante e un brevissimo su e giù si inizia a salire, su per la dorsale del monte Arrigon. La strada sterrata, solo a tratti cementata, sale nel bosco alternando brevi strappi a graditi tratti di falsopiano. In località Terre Bianche il panorama si apre a destra verso gli abitati di Castelnuovo e Teolo, verso la lama rocciosa di Rocca Pendice, dominata dai ruderi del castello della Speronella (sec. X), ma anche verso il Monte della Madonna e il Monte Grande che costituiscono l`ultima dura prova di questo tracciato. Da qui il sentiero si fa stretto e zigzaga nella boscaglia risalendo la ripida cresta del monte Pirio per poi spianare a quota 328. Saltando e schivando le affioranti rocce trachitiche si prende a scendere con l`aiuto di alcune funi tese, grazie alle quali si supera senza pericolo, una discesa da capogiro! Ancora una breve salita per aggirare un`altura senza nome e raggiungere la strada che punta verso il bizzarro campanile di Castelnuovo. Poi su di nuovo per stradina e sentiero nel bosco fino a quota 437 alla sella tra il Baiamonte e il Venda. Questo è uno dei punti più alti del percorso e costituisce l`apice del primo dei tre tratti in cui può idealmente essere suddivisa l`altavia (vedi profilo). Siamo quasi al 10° km e con un saliscendi, in cui prevale la discesa, iniziamo a girare intorno al Monte Venda che, con i suoi 601 m, è la "cima" più elevata fra i numerosissimi rilievi euganei (sono 103 i monti nella toponomastica).
10-21 km Si aprono a est, alla sinistra di chi corre, scorci sul monte Rua, sulla cui sommità (come un cappello) è insediato dal l`eremo camaldolese di clausura. Giunti al versante sud, dominato dalle rovine del monastero degli Olivetani, in cima al colle, si abbandona il percorso che lo aggira a mezza costa per scendere a tornanti in località Cingolina e quindi passare alle pendici del monte Peraro. Si attraversa una delle più prestigiose aziende vinicole della zona (doc) e ci si immerge in un bosco fitto a tratti molto umido con un po` di salita e altrettanta discesa. Giunti sul monte Fasolo inizia uno dei tratti più assolati e suggestivi dell`intero percorso una strada bianca con duplice filare di mandorli. Ancora su e giù fino alla villa di Beatrice d`Este sul monte Gemola, e dopo tre chilometri di discesa si è più o meno a metà percorso. Qui, se non si è particolarmente allenati conviene approfittare del ristoro, uno dei più forniti, per alimentarsi.
21-33 km Un breve tratto asfaltato e si riprende a salire alla volta del monte Brecale per vigneti, oliveti e bosco. Si tira un po` il fiato e si rilanciano le gambe, ma attenzione perché si riprende subito a salire. Lo strappo è breve ma impegnativo siamo infatti di nuovo in alto, a quota 400 e dal monte Vendevolo si ritorna sul Venda, dove si riprende a correre nell`ombra fitta dei boschi, questa volta lungo il versante occidentale. Superate le pietraie delle ex-cave una deviazione brusca a sinistra dà inizio alla discesa che conduce alla dantesca cuspide rocciosa del "sasso" dove, schivati e saltati un po` di massi, con un ripido balzo si plana sulla strada asfaltata. Il tempo di attraversarla e si è di nuovo nel bosco lungo una valle umida e buia, poi vigneti, poi ancora bosco costeggiando le Forche del Diavolo prima e il monte delle Forche poi. Da qui ci si lascia andare lungo una comoda strada bianca fino al passo del Vento dove poi si prende a scendere con maggiore decisione prima per strada poi per ripido sentiero nella valletta di Zovon. Si è al ponte del Riposo, (toponimo significativo!), è terminato il secondo tratto di altavia. E` il 33° km e da qui inizia il vero banco di prova, il calvario del monte della Madonna.
33-42 km La stradina asfaltata sale decisa verso Teolo. La si segue per qualche centinaia di metri per poi lasciarla alla volta del monte Comun e quindi del monte Altore. Nel bosco di castagni la salita inizia a diventare impegnativa. Poi è la volta di un vigneto e della sella che collega al Monte della Madonna. Il ripido sentiero intagliato nelle rocce esposte al sole su cui crescono le opunzie (piccoli fichi d`india) porta al romitorio di sant`Antonio abate (detto "porcelletto" per via delle raffigurazioni popolari in cui si trova al suino da cui, secondo la tradizione, avrebbe tratto la cura per il fuoco di sant`Antonio, da cui anche sant`Antonio "del fogo". Si tratta di un ex monastero benedettino del trecento con la chiesetta, il piccolo campanile e la grotta della Madonna. Nel fondo della grotta c`è una delle più alte sorgenti dei Colli Euganei, a quota 350 m). La salita è dura, molto dura, anche per i più allenati. E` praticamente impensabile riuscire a correre con queste pendenze dopo oltre 35 km. Da Sant`Antonio alla cima del colle ci sono ancora 120 metri di dislivello, un affaccio incantevole sulla pianura ("il salto delle volpi", trampolino di lancio per deltaplani e para-pendii) e qualche probabile visione mistica. Il tempo di ristorarsi e tirare il fiato e dalla cima del colle ci si proietta al passo delle Fiorine, area verde di indubbia bellezza frequentatissima dai padovani nei fine settimana di primavera ed estate. Ci sono ancora mezzo chilometro di salita e 130 metri di dislivello. La strada bianca sale comoda a tornanti sul Monte Grande, ma a questo punto la fatica fa sembrare impossibile qualunque salita. Una volta in cima, vista la caratteristica antenna a sfera, ci si può finalmente concentrare per l`ultima ma intensa discesa. Tre chilometri, metà sentiero, ripido stretto e tecnico, metà strada, via Groppetto, con una pendenza estrema che mette a durissima prova la tenuta dei quadricipi femorali (alcuni si trovano costretti a scendere in retromarcia!). Quando poi la pendenza si calma e la strada piega a gomito verso destra si iniziano a sentire le voci dell`arrivo, quindi a sentire gli applausi degli spettatori ai bordi del sagrato della parrocchiale. E` villa di Teolo con lo striscione e il banchetto dell`organizzazione. Si entra nel cortile parrocchiale ed è ... finita!

_____________Ave Maria___________

_____________Ave Maria___________
Questa preghiera è dedicata a ... ... ...

__SOSTEGNO DI CHI E' MALATO!__

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.

Amen.