Sta mattina la liturgia del mattutino proponeva questo brano scritto da Sant'Anselmo di Aosta filosofo e dottore della Chiesa (1033 - 1109)...
PROSLOGION
DI
ANSELMO D'AOSTA
ESORTAZIONE DELLA MENTE A CONTEMPLARE DIO
1. Orsù, omuncolo, abbandona per un momento le tue occupazioni, nasconditi un poco ai tuoi tumultuosi pensieri. Abbandona ora le pesanti preoccupazioni, rimanda i tuoi laboriosi impegni. Per un po' dedicati a Dio e riposati in Lui. "Entra nella camera" del tuo spirito,
escludi da essa tutto,
all'infuori di Dio e di ciò
che ti possa giovare a cercarlo,
e, "chiusa la porta", cercalo (Mt 6, 6). Di' ora, o "mio cuore"
nella tua totalità, di' ora a Dio: "Io cerco il tuo volto; il tuo volto, o Signore,
io cerco" (Sal 27, 8).(8) 2. Orsù, dunque, o Signore Dio mio, insegna al mio cuore dove e come possa cercarti e dove e come possa trovarti. O Signore, se non sei qui,
dove te assente cercherò? E se invece sei ovunque,
perché non ti vedo presente? Ma certo tu abiti
"una luce inaccessibile" (1 Tm 6, 16). E dov'è la luce inaccessibile? E come mi avvicinerò
a questa luce inaccessibile? E chi mi condurrà
e mi introdurrà in essa, affinché in essa io ti veda? Per mezzo di quali segni,
di quale immagine ti cercherò? Non ti ho mai visto,
o Signore Dio mio, non conosco il tuo volto. Che cosa farà, o altissimo Signore, che cosa farà codesto
tuo esule lontano? Che cosa farà il tuo servo
ansioso del tuo amore e gettato lontano "dal tuo volto" (Sal 51, 13)? Anela di vederti
ed è troppo lontano dal tuo volto. Desidera di avvicinarsi a te
e il luogo dove tu abiti è inaccessibile. Brama di trovarti
e non conosce dove tu stai. Fa di tutto per cercarti
e ignora il tuo volto. O Signore, tu sei il mio Dio
e sei il mio Signore e non ti ho mai visto. Tu mi hai fatto e rifatto (9) e mi hai dato tutti i miei beni e io ancora non ti conosco. In breve: sono stato fatto per vederti e non ho ancora fatto ciò
per cui sono stato fatto. (10)
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