venerdì 19 settembre 2008

Segnalo questo bellissimo articolo tratto da un mattutino su Avvenire del 25/06/2003 scritto da G.Ravasi.

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. È una studentessa di Venezia a proporci il celebre testo d'apertura del romanzo Se questo è un uomo che Primo Levi pubblicò nel 1947 come drammatica testimonianza della crudeltà dei lager nazisti ove la lotta non era solo per la sopravvivenza ma anche per la stessa dignità di uomo e di donna. Mi pare, nelle migliaia di "Mattutini" che ho alle spalle, di avere già suggerito il frammento di questo testo. Certo è che non può mai essere riproposto senza suscitare un fremito nelle coscienze, fremito necessario - soprattutto nei tempi di superficialità e di brutalità in cui viviamo - per essere certi di conservare ancora in noi la sostanza dell'essere persone. Vorrei solo sottolineare il tema centrale della dignità di ogni individuo che è, anche in luoghi non segnati da truci dittature o da regimi spietati, sempre soggetta a ferite. Si pensi, solo per fare un esempio banale, all'auto-umiliazione (altrettanto vergognosa quanto quella estrinseca) a cui si riducono non poche persone pur di apparire in certi programmi televisivi ove essi vomitano sullo schermo tutte le loro meschinità e le infamie individuali e di coppia. Di fronte a questi automi disumani si potrebbe far risuonare il monito dantesco di Beatrice: «Uomini siate, e non pecore matte» (Paradiso 5, 80).

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_____________Ave Maria___________

_____________Ave Maria___________
Questa preghiera è dedicata a ... ... ...

__SOSTEGNO DI CHI E' MALATO!__

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.

Amen.