lunedì 25 ottobre 2010

Un incontro curioso ... ... La Salamandra

Domenica gita "mordi e fuggi" sul Cornizzolo!
Tipica giornata autunnale, molto umida, non particolarmente fredda (10 gradi) cielo grigio carico di pioggia.
Dopo un bel periodo di fermo, domenica mattina siamo saliti sul Cornizzolo, oltre al tridente ormai consolidato (Fabio, Marco e io) è venuto anche il Matteo! Ovviamente il nostro Matteo vista l'età, il peso ecc.ecc. ci ha proprio fatto fare una magra figura!!!
Sempre davanti, mai in affanno, nessun accenno di lamentela, ha dimostrato di essere "degno figlio di Fabio".
Lungo il "sentiero 9A" che sale parallelo a quello diretto il "sentiero 9" abbiamo più volte incontrato un soggetto molto originale, La Salamandra.




Nome della specie: Salamandra
Famiglia: Salamandridae
Classe: Anfibi
Ordine: Urodeli

Habitat: La salamandra pezzata vive, anche se con diverse sottospecie, in quasi tutta Europa, lungo le coste dell’Algeria e della Tunisia e del vicino oriente. In Italia è presente su tutta la catena alpina e sugli Appennini. L'ambiente tipico in cui vivono è caratterizzato da ombra e umidità elevata ad una quota compresa tra il livello del mare e i 2’000 metri di altitudine. Sono molto territoriali e nel corso della loro vita si spostano di poco dal luogo d’elezione. Escono dai loro rifugi e cioè sotto pietre o tronchi solo nelle giornate molto umide o piovose.
Uno degli animaletti tra i più ammirati che si possono incontrare nei nostri boschi è senz’altro la salamandra che, con i suoi magnifici colori nero e giallo, attira subito l’attenzione. Quel suo buffo camminare ondeggiante ci fa sorridire e allora perché non cercare di conoscerla meglio così da rendere più duraturo il ricordo. Coloro che la incontrano spesso sono i cercatori di funghi e di castagne che soprattutto in autunno, dopo una giornata di pioggia, si recano nel sottobosco: la salamandra li attende tra le foglie umide.
La salamandra pezzata ha un colore nero lucente con grandi macchie giallo brillanti. Sono ben evidenti gli agglomerati ghiandolari presenti dietro il capo. Questi colori così vistosi servono alla salamandra per segnalare ai predatori di essere un’animale particolare che non ha bisogno di occultarsi perché dotato un altro strumento di difesa: si tratta del liquido urticante che la sua pelle secerne di continuo e che ustiona le mucose della bocca di lupi, gatti selvatici, volpi e mustelidi che avessero l’ardire di addentarla. Questo liquido urticante ha fatto nascere su questa specie, per il resto assolutamente innocua, leggende prive di ogni fondamento, ma è in realtà un ottimo strumento di difesa: soltanto allo stato larvale infatti questa specie deve guardarsi dagli attacchi di pesci e biscie d’acqua. Le salamandre sono solitarie per gran parte dell’anno e i maschi adulti sono territoriali: si esibiscono in zone aperte e si affrontano con dimostrazioni di forza e veri e propri combattimenti ed inseguimenti. La specie, tipicamente europea, comprende 12 sottospecie, distinguibili tra loro in base alle dimensioni e alla livrea. Misura dai 12 ai 20 cm compresa la coda, a sezione tondeggiante (eccezionalmente raggiunge anche i 28 cm). La salamandra pezzata inizia a riprodursi dal quarto anno di vita. Fuori dal periodo riproduttivo si reca in acqua di rado. Al tempo degli accoppiamenti il maschio si dedica incessantemente alla ricerca delle femmine disponibili, aiutato dal suo formidabile olfatto. L’accoppiamento avviene con un vero e proprio abbraccio fra i due partner seguito dalla deposizione di una spermatofora (sacchetto contenente gli spermatozoi) che è raccolto nella cloaca della femmina, dopo di che la coppia si separa. La femmina può trattenere lo sperma per un certo periodo prima dell’ovulazione. Questo spiega in parte la lunga durata della gestazione fra la fecondazione in estate e la nascita delle larve nella primavera successiva. La salamandra è un animale viviparo e alla nascita le larve sono già piuttosto sviluppate. Sia l’accoppiamento sia la gestazione avviene all’esterno dell’acqua e dopo un periodo d’incubazione all’interno della madre, questa si reca verso uno specchio d’acqua dove depone le larve già formate (fino a 50-60 larve) che una volta abbandonate in acqua li rimarranno respirando con delle branchie esterne e solamente dopo che queste si saranno riassorbite i piccoli potranno uscire dalle pozze. Le branchie scompariranno con la metamorfosi che, a seconda della data di nascita, dura da 3 a 6 mesi. Le piccole Salamandre escono dall’acqua perfettamente formate e colorate. Le macchie gialle compaiono velocemente, a volte nel volgere di alcune decine di ore. La vita di questi simpatici animaletti è molto lunga e può arrivare a 20-25 anni. È facile incontrare salamandre durante un’acquazzone, di sera o nelle ore notturne. Nelle ore più calde del giorno essa si difende dall’essiccamento nascondendosi in fessure ombrose. La Salamandra è osservabile da primavera ad autunno inoltrato. Il suo areale di diffusione, soprattutto boschi di latifoglie. Pur essendo un anfibio resistente al freddo, in inverno la Salamandra pezzata si nasconde in fessure e anfratti sotto terra.Come tutti gli anfibi anche la Salamandra rischia di scomparire in molte zone a causa della progressiva antropizzazione. In pianura è praticamente estinta a causa soprattutto dei veleni usati in agricoltura, che in particolare incidono sulla specie nella sua fase larvale. Le salamandre, cui nell’antichità si attribuiva la facoltà di poter passare indenni attraverso il fuoco, sono animali inoffensivi e ovviamente privi di tale magica virtù.

1 commento:

fabio,matteo,martina,franca ha detto...

e' proprio bella questa salamandra..... ha dei colori molto vi
vaci, sembra dipinta!franca

_____________Ave Maria___________

_____________Ave Maria___________
Questa preghiera è dedicata a ... ... ...

__SOSTEGNO DI CHI E' MALATO!__

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.

Amen.