martedì 6 aprile 2010

Professione di fede ...

Oggi i ragazzi (14 enni) della nostra Diocesi sono a Roma e alle 10 parteciperanno alla Messa celebrata dal Santo Padre!
E' un momento di particolare importanza per la loro crescita, poichè professano la loro fede di fronte alla chiesa!
Una preghiera particolare va ad Andrea Arianna Francesca Gaia e ai loro amici che partecipano a questo pellegrinaggio e che di fronte alla tomba di San Pietro diranno il loro Si'!
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Mercoledì 07 Aprile 2010
Questo il saluto che ha rivolto Benedetto XVI nell'udienza del mercoledì ai tantissimi nostri giovani presenti:
«Siate sempre fedeli al vostro battesimo: vivete appieno la vostra consacrazione battesimale e siate testimoni di Cristo morto e risorto per noi».
Accompagnato dagli applausi dei giovani presenti in piazza S. Pietro - che scandivano sillabandolo il suo nome -, Benedetto XVI ha poi commentato : «Si vede la forza della vostra fede!».

domenica 4 aprile 2010

Pasqua nella Risurrezione del Signore

«Gesù le disse “Maria!”.

Ella si voltò e gli disse in ebraico “Rabbunì!” – che significa "Maestro!”». (Gv 20,16)





L’evangelista Giovanni conserva e consegna memoria personale del mattino di Pasqua che ha cambiato la storia degli uomini. È lui, il “discepolo che Gesù amava”, che insieme a Pietro, quando ancora è buio, è stato raggiunto da Maria di Magdala, la prima a recarsi al luogo della sepoltura di Gesù, dopo il venerdì della crocifissione e il sabato in cui la legge impone l’astensione da ogni attività. Maria spaventata riferisce che la pietra del sepolcro è stata rimossa e il corpo di Gesù non c’è più. Corrono, l’apostolo più anziano ed il più giovane, percossi dal sospetto che qualcuno abbia voluto far sparire persino il cadavere del Maestro crocifisso: e se ne tornano a casa sgomenti (Gv 20,1-10). Maria no. Dall’esterno, si china in lacrime a guardare l’antro vuoto in cui prima di lei Pietro e Giovanni hanno visto solo i teli piegati e il sudario deposti in un angolo, ed è a lei che appaiono due angeli. Mentre dà loro conto del suo smarrimento, Gesù stesso alle sue spalle le chiede “Perché piangi?”. Mentre risponde accorata, senza riconoscerlo, Gesù la chiama per nome e lei, trasecolando, ne ricorda il timbro inconfondibile e voltandosi lo saluta ad occhi spalancati, con il titolo con cui l’ha spesso chiamato da vivo, “Rabbunì”, più solenne ancora del semplice “Rabbi”. Maria non ha più domande da fare: al suo Signore e Maestro, vivo, riconosce fiducia totale. Negli occhi stupefatti e adoranti di Maria, c’è tutta intera la prima rivelazione della Pasqua, la certezza – sconvolgente! – che la vita del Giusto affidata alle mani di Dio attraversa anche la morte.



Preghiamo



La destra del Signore si è innalzata,

la destra del Signore ha fatto prodezze.

Non morirò,

ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore.(dal salmo 117)

sabato 3 aprile 2010

Triduo pasquale - Sabato Santo

Oggi sulla terra c’è gran silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme:la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione. Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. E preso Adamo per mano lo scosse dicendo:”Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà. Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la natura di servo. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che ricevetti per te, guarda sulle mie guance gli schiaffi sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta. Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all’albero. Sorgi, allontaniamoci di qui. E’ preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli”.












Preghiamo





Ho sperato: ho sperato nel Signore


ed egli su di me si è chinato,


ha dato ascolto al mio grido.


Mi ha tratto dalla fossa della morte.


dal Salmo 39(40)

giovedì 1 aprile 2010

Triduo pasquale - Venerdi Santo: Passione del Signore

Pilato consegnò Gesù perché fosse crocifisso. A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce:”Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito. (Mt.27,26b.45-46.50)






Oggi Gesù muore in croce. Poteva sottrarsi a questa fine dolorosissima e ignobile, e non la ricusa. Si lascia processare da un funzionario romano, Pilato, subisce un’onta ancora più grave quando a Lui, l’innocente che aveva fatto solo del bene, viene preferito il bandito Barabba e la folla ne chiede la liberazione. Flagellato, schernito e percosso dai soldati deve salire al Calvario portando la croce.


Crocifisso in mezzo a due ladroni subisce la provocazione dei passanti che lo sfidano a scendere, se davvero è il Figlio di Dio. Lui che poteva farlo, rimane sino alla consumazione del suo sacrificio. Con un grido spirò. Ed è l’inizio della nostra redenzione, accompagnata da segni: la terra trema e si spacca, i morti risuscitano. Ciò fa dire al centurione:”Davvero costui era Figlio di Dio”.


Davanti alla Croce, sia possibile anche a noi affermare:


”Tu che sei morto per me, sei il mio Dio e ti adoro”.






Preghiamo




“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”:


sono le parole del mio lamento.


In te hanno sperato i nostri padri e tu li hai salvati.


E io vivrò per lui, lo servirà la mia discendenza.dal Salmo 21(22)

Impressioni sparse di quei giorni di cinque anni fa … … …


Il 2 aprile 2005 alle 21.37 Giovanni Paolo II il Santo Padre si spense …


Monsignor Leandro Sandri sostituto alla Segreteria di Stato, annunciò così la morte:
“Carissimi fratelli e sorelle, alle 21,37, il nostro amatissimo Santo Padre Giovanni Paolo II è tornato alla Casa del Padre, preghiamo per lui,”
fu cantata la Salve Regina e le campane della Basilica di san Pietro hanno suonato a lutto e al seguito le campane di tutte le chiese nel mondo.

Ci aveva colpito tutti, Cristiani laici non credenti uomini donne bambini anziani … …
Era nei nostri cuori e la malattia che se lo stava pian piano portando via ci aveva ancor più avvicinato a lui!
Mi aveva colpito la sua grande forza di volontà, il suo sforzo a proseguire in questa missione di successore di Pietro.
I grandi della terra, chi comanda, chi ha il potere in mano e la stampa ci volevano insinuare il dubbio che non potesse più reggere il pontificato, il pericolo che la sua incapacità divenisse fonte di deriva per la grande nave che è la chiesa!
E invece dopo alcuni giorni dopo l’apparizione del 30 marzo si è spento! Quell‘apparizione tanto commovente dove aveva più volte cercato di comunicare ai giovani in piazza San Pietro … … …
Tra quei giovani della diocesi di Milano a Roma per la professione di fede ricordo c’era anche Cristina (beata te cara Cristina …)

Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i ragazzi e le ragazze della Diocesi di Milano, venuti presso la tomba di Pietro per esprimere la loro fede in Cristo morto e risorto.

“Carissimi, l’amicizia con Gesù, nostro Redentore, illumini sempre la vostra vita!
Rimanete uniti a Lui, mediante l’ascolto della sua Parola e l’attiva partecipazione alla Mensa eucaristica. Siate suoi fedeli testimoni, specialmente in mezzo ai vostri coetanei.
A tutti rinnovo con affetto gli auguri pasquali.”


E poi la situazione nei giorni successivi peggiorò fino a quel sabato sera in cui è tornato alla casa del Padre …
Il clima dei giorni successivi era irreale, di smarrimento, di forte commozione, cosa sarebbe successo ora? Come avremmo fatto senza di lui? Lo si percepiva a pelle, era un ‘atmosfera comune non solo degli ambienti di chiesa. Chi avrebbe potuto sostituirlo? Chi in futuro sarà chiamato a questo delicato compito di condurre la Chiesa dopo un uomo di tale spessore?
Nel frattempo dopo l’esposizione della salma in San Pietro la gente in silenzio, in preghiera e in un clima di grande commozione (la sua gente) si mosse verso di lui … …
da tutte le parti del mondo, giovani anziani bambini laici religiosi … si stima che arrivarono a Roma almeno 3 milioni di pellegrini.



Affidiamo a te Maria,
Giovanni Paolo che tanto abbiamo amato,
custodisci la Chiesa che ogni giorno nel mondo vive la contraddizione della Croce
nella sofferenza nello scandalo e della povertà umana …
Amen

Triduo pasquale - Giovedi Santo: Cena del Signore

Mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e disse:


”Prendete e mangiate: questo è il mio corpo”.


Poi prese il calice dicendo:


”Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati.” (Mt.26,26-28)




Gli ultimi giorni di Gesù iniziano con la cena pasquale coi discepoli, in cui inserisce l’istituzione dell’Eucaristia. Il rituale ebraico che ricordava l’uscita dall’Egitto, diventa così il memoriale del corpo dato e del sangue versato sul Calvario, alleanza perenne, segno supremo del suo amore per tutti noi. Tesoro che la Chiesa celebra, custodisce e adora. Questo momento conviviale, turbato dall’annuncio esplicito del traditore, è solo una parentesi. Si susseguono poi gli avvenimenti tragici dell’agonia nel Getsemani, la cattura, la condanna a morte e il rinnegamento di Pietro. Prove dolorosissime da schiantare anche un animo forte. Gesù ha trovato la forza nella preghiera prolungata e accorata al Padre. In Lui si rifugia, a Lui chiede aiuto e sostegno manifestandogli la sua angoscia e paura. E il Padre risponde donandogli la forza di accettare la Croce. Ricordiamocene nelle nostre difficoltà.



Preghiamo


Dio ascolta la mia preghiera,

poiché i prepotenti insidiano la mia vita.

Il Signore mi sostiene, da ogni angoscia mi hai liberato,

di tutto cuore ti offrirò un sacrificio,

loderò il tuo nome. dal Salmo 53(54)

_____________Ave Maria___________

_____________Ave Maria___________
Questa preghiera è dedicata a ... ... ...

__SOSTEGNO DI CHI E' MALATO!__

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.

Amen.