mercoledì 29 ottobre 2008



Messaggio 25/10/2008





"Cari figli, vi invito tutti in modo speciale a pregare per le mie intenzioni affinché attraverso le vostre preghiere si fermi il piano di Satana su questa terra, che é ogni giorno più lontana da Dio, e mette se stesso al posto di Dio e distrugge tutto ciò che é bello e buono nell’anima di ognuno di voi.

Per questo, figlioli, armatevi con la preghiera e il digiuno affinché siate consapevoli di quanto Dio vi ama e fate la volontà di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. "

lunedì 27 ottobre 2008

GITA IN LIGURIA

ORE 07.30 i preparativi ... .









si inizia subito a salire ... ...

più si sale e più la vista è stupenda (Baia del Silenzio)







ulivi ... corbezzoli ...





i primi segni di scoppiamento..........

ole' giu' di corsa verso Riva Trigoso

opla si sale ... ...




giu' di corsa ore 2.40 fine 1 tappa siamo a moneglia 14 km percorsi ...... ci vuole una pausa caffe'

ancora su' e in lontananza si vede ancora Moneglia


viti vigne... ulivi... castagni... verde... siamo quasi a Deiva marina


A Deiva sono le 12.00 abbiamo fatto circa 20 km. e dopo essere passati vicino al mercato (nell'aria si sente un profumino di pollo arrosto!) si sale ancora

la fame e la stanchezza si fanno sentire ma ... ...





ma i nostri eroi... impavidi si buttano su e giu' in direzione di Framura







finalmente si mangia!!!!!!!!!! grana bresaola merendine e via!!!



alt panico!!!!!!!!!! abbiamo sbagliato strada??? niente paura il guru non si discute..













e si! in effetti siamo proprio a pezzi e mancano solo 5 km a bonassola....









evviva siamo arrivati 30 km 1600 metri di dislivello in circa 7 ore


non ci possiamo proprio lamentare....


grazie a Urium Fabio e Marco per la giornata.

















































venerdì 24 ottobre 2008

24 Ottobre 2008

E' proprio una settimana un po' tribolata! non c'è che dire ... (e devo proprio scusarmi con le persone che mi stanno vicino FranciMari Stefi e che mi devono sopportarte... ..).
Mercoledì ricordavo il giorno in cui è mancata la mamma.
Giovedì controlli riferiti all'operazione del 24/5/2008 ...
Sei mesi fa' sono stato operato e gli esiti degli esami sono positivi! che stranezza ... ... nella medicina un esame postivo signofica proprio il contrario! Forse si usa questo sistema per non deprimere ulteriormente le persone!
Comunque la situazione è stazionaria, ovvero il famoso "ombrellino" installato per la chiusura del FOP forma Ovale Pervio non ha ottenuto l'obbiettivo di chiudere il foro e quindi la situazione come già dal primo controllo è uguale a prima dell'intervento, ossia eventuali rischi di episodi ischemici.
Non resta che terminare tutti gli esami e verificare con il Cardiochirurgo e il Neurologo cosa fare!
A questo punto rimando di 6 mesi i controlli per l'idoneità all'attività agonistica, che mi sembra sempre più un miraggio irraggiungibile; mi godo comunque le possibilità di corsa che ho!
Affido a Maria nella mia preghiera tutto queste cose!
Domani finalmente è arrivato il giorno della camminata in Liguria con Marco Fabio Urium ... La partenza è prevista alle ore 5 per levanto; ci aspetta una bella giornata di su e giù per monti fino a sera, le previsioni sono buone, non mi resta che augurare a tutti una bella scarpinata!

mercoledì 22 ottobre 2008

LUTTO

22 Ottobre 2005

Ogni lutto ci mette davanti alla più grande verità … …

Siamo chiamati alla vita in attesa della sua fine!
Ma dietro questo grande mistero di sofferenza si nasconde la nostra vocazione alla libertà, la nostra capacità di convogliare tutte le nostre forze a vivere in pienezza il nostro rapporto di Amore con Dio e con gli altri.
Percepisci che ogni istante della vita non dovrebbe essere mai sprecato, ogni rapporto con gli altri dovrebbe essere più trasparente più pulito, meno offuscato dal nostro egoismo dai nostri pregiudizi invidie e altro …
Bisogna fare lo sforzo di ritornare a dar valore alle cose che hanno valore … … e in parte nella perdita ci si avvicina di più a questa consapevolezza. Rimane l’ amaro di aver perso qualche occasione, magari di non aver potute dire o fare qualcosa … chiarire incomprensioni dubbi … oppure semplicemente aver negato alla persona che ci ha lasciato un sorriso in più, un gesto di affetto un po’ più di pazienza e comprensione.
Rimane un grande vuoto di tristezza di dolore di mancanza, che niente riuscirà più a colmare, se non la preghiera il silenzio e la consapevolezza che Cristo ha vinto la morte. E’ una grande prova di fede è un’occasione di crescita e di maturazione.
Questo raggio di luce è la speranza che ci libera, che ci da respiro e energie nuove per affrontare la vita che continua…

Mamma,
te ne sei andata via
silenziosamente …
da sola …
un presentimento mi ha colto aprendo la porta …
ho avuto paura …
eri li distesa …
immobile …
ho pianto.
Chissà cosa hai pensato?
chissà quanto hai sofferto …
quanta paura …
Io ora sono qui!
avrei tante cose da dirti
ringraziarti per tutto quello che hai fatto
scusarmi per le mancanze …
Tutte queste cose
le terrò nel mio cuore
ti parlerò
so che tu mi vedrai
sarai mio sostegno nel Signore
nei momenti di gioia e di tristezza.
Mamma mi manchi!

martedì 21 ottobre 2008

Siate pronti!!!!!!

Il Vangelo di oggi ci invita vivere e disporci nei confronti della vita in un atteggiamento di attenzione, di vigilanza, tenere accesa la lucerna. Vigilare contro il male contro il peccato contro il non amare ma allo stesso tempo è vigilanza attiva di chi cerca di essere membro vivo del Corpo mistico di Cristo.
La nostra vita, spesa in questa gioiosa vigilanza, fa spazio a Gesù perché entri nei nostri cuori e li renda puri e umili. Spesso, durante le nostre giornate, il Signore viene e bussa attraverso le persone con cui lavoriamo, studiamo, attraverso le necessita della nostra famiglia o dei sofferenti, bisognosi, scoraggiati. Restiamo svegli ad aprire la porta a Lui presente in queste situazioni per godere la felicità d'essere insieme nello scorrere dei nostri giorni. Beati noi se il nostro Padrone ci troverà sempre vigili e pronti per accoglierlo!

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!”.
Parola del Signore

lunedì 20 ottobre 2008

Domenica ho parlato con don Alfredo, al termine del colloquio mi ha regalato questa bellissima immaginetta che oggi voglio segnalare … …


non mollare davanti alle avversità!

Se vi siete svegliati questa mattina con più salute che malattia,
siete più fortunati del milione di persone che non vedranno la prossima settimana;
Se non avete mai provato il pericolo di una battaglia, la solitudine dell’imprigionamento, l’agonia della tortura, i morsi della fame,
siete più avanti di 500 milioni di abitanti di questo mondo;
Se potete andare in chiesa senza la paura di essere minacciati, arrestati, torturati o uccisi,
siete più fortunati di 3 milioni di persone di questo mondo;
Se avete cibo nel frigorifero, vestiti addosso, un tetto sopra la testa e un posto per dormire,
siete più ricchi del 75 per cento degli abitanti del mondo;
Se i vostri genitori sono ancora vivi ed ancora sposati,
siete persone veramente rare;
Se potete ricevere questo messaggio avete appena ricevuto una doppia benedizione;
perché qualcuno ha pensato a Voi e perché non siete tra i due miliardi di persone che non sanno leggere.

Kipling

giovedì 16 ottobre 2008

OGGI 16 OTTOBRE 2008

Il 16 Ottobre, in occasione del 53° anniversario dalla fondazione della Fao, verrà celebrata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Dalla Conferenza sulla Sicurezza Alimentare Mondiale dello scorso giugno, è emersa con maggiore forza la necessità di investire sull’agricoltura, per aumentare la produzione e fronteggiare la crisi dovuta al cambiamento climatico.
Per questo motivo, il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2008 sarà: Sicurezza alimentare: la sfida del cambiamento climatico e delle bioenergie.I più colpiti dal cambiamento climatico saranno, secondo il Direttore Generale della Fao, Jacques Diouf, le regioni più povere dove la popolazione soffre per l’insicurezza alimentare.
Il riscaldamento globale intaccherà le disponibilità di terra, acqua e biodiversità; il verificarsi di eventi climatici estremi che causerà la riduzione delle produzioni agricole e di cibo. Questo, aggiunge Diouf, comporterà un progressivo incremento delle migrazioni verso Paesi più ricchi, situazione che pone la necessità di analizzare la sicurezza alimentare in un contesto completamente nuovo.
L’aumento dei prezzi di alimenti e energia verificatosi negli ultimi 3 anni, ha portato all’incremento del numero di persone sottonutrite nel mondo: una delle cause di questi fenomeni è la diminuzione degli investimenti nell’agricoltura destinati ai Paesi poveri, passati dal 17% nel 1980 al 3% nel 2006, che il Direttore Generale della Fao auspica possano tornare a valori significativi.
Il settore agricolo, infatti, dovrebbe riuscire a duplicare la produzione globale di cibo entro il 2050, quando si prevede che la popolazione mondiale possa raggiungere i 9 miliardi di persone.
Alla Cerimonia del 16 ottobre a Roma, prenderà la parola la first lady egiziana, Suzanne Mubarak, mentre Bill Clinton pronuncerà un discorso di fronte all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite al Palazzo di Vetro di New York.

ABITO ... ...

Abito!

Sobrio, umile e semplice
di colore scuro o chiaro
strumento che racchiude il tuo Santo corpo
segno esteriore della tua consacrazione!


Indossalo con dignità!
sia tutto ciò di cui hai bisogno nel viaggio della tua vita!
ti accompagni sempre nella tua missione
di uomo di Dio.

Sia la tua dimora … …
Abita il tuo abito!


(Renato 7/6/08)

mercoledì 15 ottobre 2008

DIO SOLO BASTA ... ...

Oggi la chiesa festeggia Santa Teresa d'Avila:


Santa Teresa d’Avila riuscì nella sua vita a compiere opere grandiose lasciandosi condurre dal Signore, affrontando senza paura sofferenze e persecuzioni ma compiendo ugualmente la volontà di Dio. Teresa conservava questa preghiera nel suo libro di orazione, perché ogni giorno davanti ai suoi occhi fosse evidente la necessità di abbandonarsi all’amore di Dio. Questo brano è dedicato a tutti coloro che soffrono ed è un invito a guardare in alto verso Dio, perché tutto passa, solo Dio resta.


Nada te turbe, nada te espante / Nulla ti turbi, nulla ti spaventi
Quien à Dios tiene nada le falta/ A chi è vicino a Dio non manca nulla,
solo Dios basta./ Dio solo basta.
Todo se pasa, Dios non se muda/ Tutto passa, Dio non cambia,
La paciencia todo la alcanza. La pazienza ottiene ogni cosa

martedì 14 ottobre 2008

Siamo a metà ottobre e con un pò di tristezza il corso fidanzati si sta concludendo, lunedì prossimo è la serata di preghiera per le coppie e poi domenica 26 ottobre la giornata di riflessione insieme con la possibilità della confessione messa e il pranzo. Di seguito metto una sintesi del tema dell'incontro che Mariangela svilupperà:

RICONCILIAZIONE

La nostra cultura è da tempo permeata di sospetti e diffidenze di fronte al discorso del male e sul peccato. I limiti che riscontriamo nella nostra vita, sia come singoli che come coppia, vengono così di volta in volta giustificati addebitandoli alle carenze delle strutture sociali, ai meccanismi della nostra psiche o agli ostacoli posti dalla società.
Ciò contribuisce certamente a mettere a fuoco alcuni aspetti della concreta realtà della vita umana e i condizionamenti effettivi in cui essa si svolge; tuttavia risulta un discorso parziale. Il cristiano non può non cogliere le gravi ambiguità insite in una simile cultura: noi siamo invitati ad andare più in profondità e a individuare il vero senso di questi limiti umani, a recuperare il “senso del peccato”…

Nell’esperienza umana accade spesso di scontarsi con il dramma del peccato, del limite, della volontà umana che non riesce a liberarsi dall’egoismo. Quando facciamo una mancanza, quando per esempio litighiamo tra di noi, possiamo essere tristi e dispiaciuti per ciò che abbiamo fatto. Quando non abbiamo avuto il coraggio di affrontare una verità scomoda, ci sentiamo delusi di noi stessi. Quando riversiamo sugli altri la nostra ira, questo comportamento ci fa stare male: allorchè ci rendiamo conto di un nostro fallimento, quando sperimentiamo sulla nostra pelle le nostre colpe, ci sentiamo responsabili davanti a Dio e davanti alla comunità.
Nel momento che ci scopriamo peccatori ci vediamo come persone incoerenti e divise tra ciò che pensiamo di essere e ciò che siamo realmente, tra i nostri ideali e le nostre scelte quotidiane.
Il peccato non è tanto la trasgressione di una regola ma piuttosto la rottura di un legame personale e profondo con l’ AMORE DI DIO. In altre parole Dio non vuole le nostre prestazioni, vuole invece noi stessi, così come siamo.
E’ quando percepiamo i nostri limiti che capiamo che attraverso Cristo si realizza l’infinita misericordia di Dio: Nessun peccato umano prevale su questa forza e nemmeno la limita. La Riconciliazione, insieme all’Eucarestia, è il sacramento che manifesta in maniera più tangibile l’amore di Dio nei nostri confronti. Riconciliazione e quindi intesa come incontro, due persone che si riavvicinano dopo la rottura …

Lo scoprirsi peccatore, avere la consapevolezza dei propri limiti, nell’ esperienza di coppia che stiamo vivendo, è essenziale per vivere un progetto di amore secondo i suggerimenti e la volontà del Padre. L’esperienza della Riconciliazione fa capire alla coppia che il perdono è sempre un dono di Dio, che ci si perdona non solo perché ci si vuole bene, ma anche perché si appartiene alla chiesa, che è la comunità dei perdonati (“rimetti i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”)
(Tratto da Fidanzamento tempo di grazia - Edizioni San Paolo)




lunedì 13 ottobre 2008

Salmo 50

1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.2 Quando venne da lui il profeta Natan dopo che aveva peccato con Betsabea.
3 Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
4 Lavami da tutte le mie colpe,mondami dal mio peccato.
5 Riconosco la mia colpa,il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
6 Contro di te, contro te solo ho peccato,quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;perciò sei giusto quando parli,retto nel tuo giudizio.
7 Ecco, nella colpa sono stato generato,nel peccato mi ha concepito mia madre.
8 Ma tu vuoi la sincerità del cuore e nell'intimo m'insegni la sapienza.
9 Purificami con issopo e sarò mondo;lavami e sarò più bianco della neve.
10 Fammi sentire gioia e letizia,esulteranno le ossa che hai spezzato.
11 Distogli lo sguardo dai miei peccati,cancella tutte le mie colpe.
12 Crea in me, o Dio, un cuore puro,rinnova in me uno spirito saldo.
13 Non respingermi dalla tua presenzae non privarmi del tuo santo spirito.
14 Rendimi la gioia di essere salvato,sostieni in me un animo generoso.
15 Insegnerò agli erranti le tue viee i peccatori a te ritorneranno.
16 Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,la mia lingua esalterà la tua giustizia.
17 Signore, apri le mie labbrae la mia bocca proclami la tua lode;
18 poiché non gradisci il sacrificioe, se offro olocausti, non li accetti.
19 Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.
20 Nel tuo amore fa grazia a Sion,rialza le mura di Gerusalemme.
21 Allora gradirai i sacrifici prescritti,l'olocausto e l'intera oblazione,allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

GLORIA AL PADRE
E AL FIGLIO E ALLO SPIRITO SANTO

COME ERA NEL PRINCIPIO,
ORA E SEMPRE
NEI SECOLI DEI SECOLI.

AMEN

venerdì 10 ottobre 2008

NON SPARARE

Riporto una bellissima canzone di Renato Zero, in questo periodo di apertura della stagione di caccia per noi che la domenica corriamo su percorsi sterrati in campagna è facile incontrare questi rambo attrezzati alla battaglia, sentirsi le schioppettate a pochi metri, cani liberi che scorazzanno per i campi ... ... L'intuizione dell'autore di mettersi "nei panni del cacciato" è stupenda!


Lasciai lo stuolo
l'albero il nido mio
presi il volo e andai dove andai
credevo il mondo
avesse rispetto di me
delle mie ali della mia libertà

Guardami volteggiare
prima di sparare
vecchio cacciatore hai volato mai
l'hai fatto mai
da quassù scopro te
scopro il tuo dolore
il tuo mondo muore
risparmiami almeno
pensando che sono rimasto da solo anch'io
lasciami al cielo
all'ultimo volo mio ...


Fai riposare il fucile
tutto l'odio che è in te
se mi ascolti cantare
vorrà dire che
se avrai un sentimento
un'altra primavera vedrai
sarai ricco ed immenso
volerai anche tu volerai

Guardami volteggiare
prima di sparare
guardami seguo anch'io la mia triste sorte
ma non sarà la morte
se mai la tua mano esisterà
una vita alla vita darà
se mai volerò anche tu volerai
se vuoi
non sparare
non sparare

(TREGUA 1980)
RENATO ZERO

giovedì 9 ottobre 2008

Signore quel giorno mi hai chiamato per nome.




E’ uno dei più bei ricordi del mio tribolato e tortuoso cammino di fede! Ero un adolescente con tutte le difficoltà e angosce che ogni ragazzo vive in questo fondamentale momento di crescita.
Ma bisogna fare un ulteriore passo indietro, poiché qualche tempo prima conobbi a Chiaravalle un monaco di nome Giovanni che avevo incontrato in confessione; era molto giovane mi aveva colpito subito, alto magro testa rasata aveva un tono di voce molto pacata, dai modi molto riservati e discreti lo sguardo mai imbarazzante, la parola misurata una grande sensibilità e capacità di ascolto.
Era un uomo di Dio!
Ma torniamo a quel sabato pomeriggio d’estate, il caldo era opprimente il sole bruciava e il mio stato d’animo di “adolescente inquieto” era a pezzi. Entrai in abazia, fui subito risollevato dalla frescura che le mura ultra millenarie di questo complesso riescono a mantenere; dal fondo della navata mi veniva incontro una figura molto composta e con quell’ elegante abito cistercense che portava con molta compostezza, tra le mani portava un rosario che sgranocchiava con calma ritmando il passo lento. Quando fummo vicini lo riconobbi era Padre Giovanni mi colpì il suo sorriso mi trasmise serenità e mi salutò così: “Ciao Renato, come va?”
In un attimo tutta la mia angoscia la mia tristezza scomparvero mi ricordai del primo incontro e balbettai un saluto!
Ero incredulo all’ idea che si potesse ricordare il mio nome! Uno sconosciuto qualunque che avevo conosciuto mesi prima!
Ero proprio io Renato … …
Non ricordo molto ma se mi conosco bene sicuramente il mio cuore aveva iniziato a battere in modo veloce! L’incontro si prolungò per parecchio tempo, mi ricordo che fece parecchi riferimenti alla prima confessione … sembrava mi conoscesse da molto tempo!
Iniziò un cammino di direzione spirituale e di discernimento che durò due anni e fu interrotto dalla sua partenza per trasferirsi a Fiastra altro centro di spiritualità della comunità monastica dei Cistercensi.
Fu però un trampolino di lancio, da questo momento in poi niente era più come prima! Cresceva in me la coscienza della vita di fede che cambia da passiva accettazione della propria famiglia, ad attiva scelta personale! Da quel momento in poi avevo sentito la voce del Padre che mi chiamava per nome!
Non fu facile il distacco ma egli aveva gettato un seme che stava germogliando, stava lavorando dentro di me e non si poteva spegnere, non poteva morire così! Conobbi un altro Padre che proseguì il cammino di ricerca che ad alti e bassi continua tuttora!
Oggi penso a quell’incontro e provo ancora affetto per Padre Giuseppe e ringrazio il Signore che tramite questa figura il Signore si è presentato a me, si è fatto conoscere, mi ha mostrato il suo amore di Padre!
L’amore di colui che si è fatto carne per noi, per noi è morto, è risorto … … Per noi è venuto ci ha chiamato per nome e ci accompagna per mano sulla strada della nostra vita.
Caro Don Gioel, Stefano, Marco siete strumento del Padre a disposizione dell’uomo!

mercoledì 8 ottobre 2008

Ieri Marco mi ha gentilmente segnalato un articolo che riporto:


Da Avvenire di oggi a firma di Pierangelo Sequeri

"...Le nostre ricchezze migliori, a livello locale e globale – la cultura, l’educazione, la cura, gli affetti, la creativite le invenzioni dello spirito umano – sono devotamente in ostaggio dello sviluppo economico necessario. Abbiamo incominciato a pensare di poter vivere degnamente, all’altezza delle nostre qualitmigliori, solo a patto che qualcuno decida che ci sono le 'risorse'. E quanto ai 'sacrifici' necessari alla salvezza, se ci lamentavamo delle nostre devozioni tradizionali, questa nuova religione non scherza niente. Il vaso di Pandora ora siaperto:­pieno di buchi neri. La Parola di Dio rilancia la sua sfida. Non­contro le ricchezze e lo sviluppo, la propriete il benessere. Il punto­che abbiamo sviluppato una mentalitmacro-servile, nei confronti di nuovi padroni invisibili, che stanno dietro il velo di un tempio a noi inaccessibile, ci mettono una gran soggezione, e parlano e profetizzano come se avessero le chiavi della nuova rivelazione. Invece, al massimo, sono servi, non padroni. Tanto per cominciare."

martedì 7 ottobre 2008

OGGI LA CHIESA FESTEGGIA LA BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO

Il Rosario è, nato dall'amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L'oggetto che serve alla recita di questa preghiera, cioè la corona, è di origine molto antica. Gli anacoreti orientali usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere vocali. Nei conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la recita dei "Paternostri", per il cui conteggio S. Beda il Venerabile aveva suggerito l'adozione di una collana di grani infilati a uno spago. Poi, narra una leggenda, la Madonna stessa, apparendo a S. Domenico, gli indicò nella recita del Rosario un'arma efficace per debellare l'eresia albigese.Nacque così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna. Promotori di questa devozione sono stati infatti i domenicani, ai quali va anche la paternità delle confraternita del Rosario. Fu un papa domenicano, S. Pio V, il primo a incoraggiare e a raccomandare ufficialmente la recita del Rosario, che in breve tempo divenne la preghiera popolare per eccellenza, una specie di "breviario del popolo", da recitarsi la sera, in famiglia, poiché si presta benissimo a dare un orientamento spirituale alla liturgia familiare.Quelle "Ave Maria" recitate in famiglia sono animate da un autentico spirito di preghiera: "E mentre si propaga la dolce e monotona cadenza delle "Ave Maria", il padre o la madre di famiglia pensano alle preoccupazioni familiari, al bambino che attendono o ai problemi che già pongono i figli più grandi. Questo insieme di aspetti della vita familiare subisce allora l'illuminazione del mistero salvifico del Cristo, e viene spontaneo affidarlo con semplicità alla madre del miracolo di Cana e di tutta quanta la redenzione" (Schillebeeckx).La celebrazione della festività odierna, istituita da S. Pio V per commemorare la vittoria riportata nel 1571 a Lepanto contro la flotta turca (inizialmente si diceva "S. Maria della Vittoria"), il giorno 7 ottobre, che in quell'anno cadeva di domenica, venne estesa nel 1716 alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre da S. Pio X nel 1913. La "festa del santissimo Rosario", com'era chiamata prima della riforma del calendario del 1960, compendia in certo senso tutte le feste della Madonna e insieme i misteri di Gesù, ai quali Maria fu associata, con la meditazione di quindici momenti della vita di Maria e di Gesù.
Piero Bargellini

lunedì 6 ottobre 2008

Chi l'avrebbe mai detto ... ...

Domenica 5 ottobre 2008 sono le 7 del mattino e la sveglia (malgrado il rientro alla 1.00) ci avvisa che bisogna alzarsi; Oggi è il giorno della festa del paese e della Stravisina padana, corsa podistica che parte da Viboldone. Obbiettivo della corsa è riuscire a "chiudere" per la prima volta con Mariangela i 20 km; senza pretese cronometriche e quant'altro.
La mattina è spumeggiante la temperatura non supera i 6 gradi ma dal cielo si preannuuncia una giornata relativamente calda, quindi decidiamo di correre con maglietta a maniche corte ... ... alla partenza troviamo Marco Fabio e Urium che dopo circa 100 metri dalla partenza perdiamo all'orizzonte! In effetti il primo quarto d'ora, mani e braccia sono ghiacciate, ma il silenzio e la concentrazione non vanno disturbate con lamentele!
Dal 3° al 8° km le prime difficoltà dovute al bel percorso panoramico, ma sterrato! Al primo ristoro decidiamo di non bere e dopo qualche metro si torna a correre sull'asfalto ... ... siamo intorno al 9 ed è passata la prima oretta ... le gambe e la testa vanno ... (E' una passeggiata!) al 12 ° troviamo il ristoro ma non riusciamo a bere per via dell'acqua fredda!!! siamo al bivio a sx si va per i tredici e dritto i 20; Il giorno prima avevo pensato all'ipotesi nel caso di stanchezza di proporre il percorso dei tredici ma Mariangela sta bene e quando entriamo nella solita via dove corriamo spesso, aumenta leggermente il passo e mi dice "finalmente siamo a casa!". Fino al 16 km il passo è proprio sciolto, diventa piu' affannato quando entrando alla cascina Montone il fondo si fa sassoso ed irregolare! Al ristoro ci fermiamo, per scambiare qualche parola con le signore dell'organizzazione e via per gli ultimi 3 km, I piu' faticosi! siamo intorno alle due ore di corsa le gambe sono un po' doloranti ma alla stazione la vista dell'abbazia e del cartello dell'ultimo chilometro ci sprona allo sprint finale ... ... siamo intorno alle 2 ore 8 minuti ... ... GRANDE!!!!!!
Ma non c'è tempo di cerimonie sono le 9 55 il tempo di un te caldo e via a casa dalle bambine alle 10.45 si esce per la Messa!


Ora però ho ancora qualche minutino per riflettere sulle parole del ritornello di un canto di Claudio Chieffoche sotto riporto:


Chi l’avrebbe mai detto amore mio
che sarebbe poi stato tutto vero
però molto più grande amore mio
però molto più vero!

che abbiamo scelto per la celebrazione del nostro matrimonio.
Ci aveva colpito e già dopo 4 anni di fidanzamento alle soglie del matrimonio eravamo stupefatti da questa grande verità che sta dietro la vita di ogni uomo! Niente di ciò che viviamo e ci “capita” è scontato! Rientra in un grande disegno che il Signore ha pensato per me e per Mariangela.
E’ un grande segreto che va custodito per rendere sempre la vita a due protesa in una tensione di novità di bellezza sempre in continua evoluzione, mai statica. E’ la riconoscenza umile di due persone che attribuiscono a Dio i doni che ricevono. E più si fa esperienza di Comunione in Cristo e più Cristo entra in noi stessi e ci cambia, fa di noi persone nuove, persone pronte ad aprirsi agli altri. Cristo nel cuore diventa una bomba atomica, stana egoismi sporcizie e impedimento ad un amore piu‘ vero… … allora si cambia; avviene una trasformazione mentale fisica psicologica. Allora riguardandosi in dietro si scopre di riuscire a fare cose che mai ti saresti immaginato a vivere la vita con un’intensità diversa e ad amare più profondamente le persone che ti sono accanto!

giovedì 2 ottobre 2008

2 OTTOBRE FESTA SS. ANGELI CUSTODI

Mt 18,1-5.10
I loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli

+ Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?”. Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”.Parola del Signore
L’Angelo Custode
L’esistenza di un angelo per ogni uomo, che lo guida, lo protegge, dalla nascita fino alla morte, è citata nel Libro di Giobbe, ma anche dallo stesso Gesù, nel Vangelo di Matteo, quando indicante dei fanciulli dice: “Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”.
La Sacra Scrittura parla di altri compiti esercitati dagli angeli, come quello di offrire a Dio le nostre preghiere e sacrifici, oltre quello di accompagnare l’uomo nella via del bene.
Angelo di Dio
che sei il mio custode,
illumina, custodisci, reggi e governa a me
che ti fui affidato dalla Pietà Celeste.
Amen

_____________Ave Maria___________

_____________Ave Maria___________
Questa preghiera è dedicata a ... ... ...

__SOSTEGNO DI CHI E' MALATO!__

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.

Amen.