martedì 30 settembre 2008

MESSAGGIO 25/09/2008





"Cari figli, sia la vostra vita nuovamente una decisione per la pace. Siate gioiosi portatori della pace e non dimenticate che vivete in un tempo di grazia dove Dio attraverso la mia presenza vi da grandi grazie. Non chiudetevi, figlioli, ma sfruttate questo tempo e cercate il dono della pace e dell’amore per la vostra vita perché diventiate testimoni per gli altri. Vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
COMMENTO:

Fratelli e sorelle, cari ascoltatori di Radio Maria, la nostra vita è piena di decisioni quotidiane. Sempre dobbiamo deciderci per qualcosa. Alcuni decidono per questo, altri per quello; fino a che siamo vivi dobbiamo deciderci. La Madonna ci invita questa sera: “Che la vostra vita sia una decisione per la pace”. Decidersi per la pace significa decidersi per Cristo, perché solo Lui è la nostra unica pace, come scrive S. Paolo nella lettera agli Efesini. Gesù porta la pace che non è quella superficiale o falsa di cui parla la gente. La pace di Gesù è la pace del cuore, che si riceve attraverso le prove e le lotte, abbraccia i cuori degli uomini e li trasforma interiormente. Gesù dice: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo io la do a voi” (Giov. 14,27). Gesù è venuto su questa terra per distruggere il muro dell’inimicizia e dell’inquietudine tra uomo e Dio e stabilire il regno dell’amore, della gioia e della pace. La pace che Gesù ci dona non è prima di tutto mancanza di inquietudine o di guerre, ma una tranquilla relazione filiale con Dio. La pace che porta Gesù è pace che tocca, cambia i cuori degli uomini e trasforma tutto il mondo. I messaggi che la Madonna ci ha donato in questi 27 anni sono indirizzati a ciascuno di noi; Lei chiama ognuno di noi ad essere portatori gioiosi della pace, perché viviamo nel tempo della grazia, nel quale Dio ci dona grandi grazie. Proprio questi 27 anni sono tempo di grazia perché la Madonna ci è vicina in modo particolare. Lei ci invita a testimoniare: ognuno di noi deve essere testimone di pace e di amore. La fede ci dà forza per testimoniare Gesù in questo mondo. Noi abbiamo ricevuto proprio attraverso la testimonianza della Beata Vergine Maria, dei primi apostoli e dei martiri della prima Chiesa la fede nel Dio uno e trino. I testimoni che sono nel Regno di Dio, particolarmente quelli che la Chiesa onora come santi, partecipano anche oggi alla tradizione viva con l’esempio della loro vita, con gli scritti che hanno lasciato e con le loro preghiere. Loro guardano Dio, lo glorificano e non smettono di curarsi di coloro che hanno lasciato sulla terra. La loro intercessione è il servizio più grande nel progetto di Dio. Possiamo e dobbiamo pregarli che intercedano per noi e per tutto il mondo. Così ci insegna il catechismo della Chiesa cattolica. Perciò tutti quelli che vogliono seguire Gesù e lottare per la verità, devono sapere che incontreranno resistenza. Non dobbiamo fermarci, ma dobbiamo andare avanti. Esiste solo una strada e questa è seguire il Signore nostro Gesù Cristo, perchè solo così diventeremo strumenti di pace, come ha detto S. Francesco d’Assisi.

lunedì 29 settembre 2008


Oggi è lunedì 29 settembre 2008 sono passati 4 mesi di blog e questo è il cinquantesimo che pubblico.
Come è nel mio modo di fare approfitto per riflettere su questi mesi, guardarmi indietro e tirare qualche conclusione personale.
Probabilmente quello che è successo in questo anno (salute in particolare) è la causa principale di questa mia forte esigenza di esprimere … … … gioia … serenità … tristezza … sofferenza …. Dolore …. e tant’altro!
Come tutte le cose che mi è capitato di scrivere in questi anni, non mi preoccupa un ritorno, un riscontro da parte di chi legge (anche perché si contano sulle dita di una mano).
L’intuizione è una scheggia un fulmine che non si può catturare … … va colta per quello che è … con i suoi pregi e difetti! Scriverli mi aiuta a ricordare e rileggerli dopo tempo mi stupisce (in tutti i sensi!).
In effetti di fronte alla vita, al nostro cammino di fede ci accorgiamo che non possiamo assolutamente carpirne il significato!
Il significato è Mistero così a noi lontano e a volte vicino … ha un nome Trinità il Padre Gesu’ Cristo e lo Spirito Santo!
Tutta la nostra vita va ricondotta a questa strada che stiamo percorrendo, che ci porta ad incontrare altre persone con cui facciamo esperienza del Mistero. Allora riuscire a rivedere e collegare fatti che sembrano a volte frazionati, aiuta a capire meglio ciò che siamo da dove veniamo … …
Questo Blog è un cofanetto dove ho messo alcune cosine mie, altre tratte da autori o dalla parola di Dio che mi hanno colpito!
Non c’è niente di prezioso, quindi niente da rubare, niente da imparare … … …
Ciò che è prezioso è la vita che il Signore mi ha donato!


Padre mio,
sono niente
sono povero

Ho bisogno di te
del tuo amore Misericordioso
ciò mi rende una grande gioia!
mi solleva sentire di essere amato
vorrei gridarlo al mondo … …
Padre mio,
Tu sei la mia Vita.

venerdì 26 settembre 2008









IL SUONO DELLA CAMPANA CI ANNUNCIA

CHE :

"CRISTO E' RISORTO! ALLELUIA"

giovedì 25 settembre 2008



La prima lettura della liturgia di oggi riporta questo bellissimo passo tratto dal Qoelet così crudo ma talmente vero! Non si commenta neppure ... Occorre leggere e fermarsi in silenzioso ascolto ... ...





Dal libro del Qoelet


Vanità delle vanità, dice Qoelet, vanità delle vanità, tutto è vanità.

Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno per cui fatica sotto il sole? Una generazione va, una generazione viene ma la terra resta sempre la stessa.

Il sole sorge e il sole tramonta, si affretta verso il luogo da dove risorgerà. Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana; gira e rigira e sopra i suoi giri il vento ritorna. Tutti i fiumi vanno al mare, eppure il mare non è mai pieno: raggiunta la loro meta, i fiumi riprendono la loro marcia.

Tutte le cose sono in travaglio e nessuno potrebbe spiegarne il motivo. Non si sazia l’occhio di guardare né mai l’orecchio è sazio di udire. Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole. C’è forse qualcosa di cui si possa dire: “Guarda, questa è una novità”? Proprio questa è già stata nei secoli che ci hanno preceduto. Non resta più ricordo degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso coloro che verranno in seguito. Parola di Dio

martedì 23 settembre 2008

SOFFRIRE ... ... S OFFRIRE ... ...

Che stranezza!
basta levare una lettera a questa parola così terribile per noi
e il significato cambia radicalmente ... ...
acquista un tono positivo ... ...
si colora di serenità e gioia ...

Ma ciò non è semplice da vivere ... ...
quando siamo annebbiati dal dolore
perdiamo la speranza
tutto diventa piu' cupo, triste ...
pare che niente ci possa rasserenare!

Oggi è San Pio da Pietralcina che come tantissimi santi
alla sequela di Cristo, consolati da Maria, affidati al Padre
e illuminati dallo Spirito Santo hanno convissuto, con la Croce,
fino a (s) OFFRIRSI completamente!

Affidiamo a te
tutti coloro che per malattia soffrono
tutti coloro che per una perdita soffrono
perchè trovino la forza e il coraggio
di (s) offrire questa sofferenza ... ...
Amen

venerdì 19 settembre 2008

Segnalo questo bellissimo articolo tratto da un mattutino su Avvenire del 25/06/2003 scritto da G.Ravasi.

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. È una studentessa di Venezia a proporci il celebre testo d'apertura del romanzo Se questo è un uomo che Primo Levi pubblicò nel 1947 come drammatica testimonianza della crudeltà dei lager nazisti ove la lotta non era solo per la sopravvivenza ma anche per la stessa dignità di uomo e di donna. Mi pare, nelle migliaia di "Mattutini" che ho alle spalle, di avere già suggerito il frammento di questo testo. Certo è che non può mai essere riproposto senza suscitare un fremito nelle coscienze, fremito necessario - soprattutto nei tempi di superficialità e di brutalità in cui viviamo - per essere certi di conservare ancora in noi la sostanza dell'essere persone. Vorrei solo sottolineare il tema centrale della dignità di ogni individuo che è, anche in luoghi non segnati da truci dittature o da regimi spietati, sempre soggetta a ferite. Si pensi, solo per fare un esempio banale, all'auto-umiliazione (altrettanto vergognosa quanto quella estrinseca) a cui si riducono non poche persone pur di apparire in certi programmi televisivi ove essi vomitano sullo schermo tutte le loro meschinità e le infamie individuali e di coppia. Di fronte a questi automi disumani si potrebbe far risuonare il monito dantesco di Beatrice: «Uomini siate, e non pecore matte» (Paradiso 5, 80).

martedì 16 settembre 2008



‘AVERE LA BUSSOLA
NON DISPENSA AFFATTO DAL REMARE’

Parecchi anni prima di sposarmi un’ amica dell’A.C. per Natale mi regalò un sasso piatto di un tenue rosellino con questa scritta in nero!
Da quell’anno fino ad oggi il sasso l’ho sempre messo nel presepio davanti alla mangiatoia!
Gesù Cristo per noi è la luce che è venuta per illuminare le genti! Questo ci ricorda il natale e il presepio!
Dietro questa frase c’è la più grande verità, è il più grande dono che abbiamo ricevuto, cioè la libertà! Egli è la nostra bussola, la rivelazione si è compiuta con la sua morte resurrezione e la discesa dello Spirito Santo, niente ci è più estraneo.
Ma essa assume pieno significato per noi se è legata alla nostra personale adesione a questo cammino con tutte i nostri doni le povertà debolezze!
Senza il nostro personale ‘SI’ alla chiamata del Padre, senza la nostra volontà di metterci in cammino alla Sua sequela non esiste salvezza!
Allora non ci resta che rimboccarci le maniche e remare in direzione di Cristo nostra bussola.
O Gesù!
luce che risplendi sul mio cammino,
riferimento saldo nella mia vita.
Mi affido a te
A te consegno la mia vita.
Sostienimi sempre,
dammi la forza di proseguire
in tutti gli avvenimenti della mia storia,
camminerò con Te
ti darò la mia mano
Ho bisogno di te
del Tuo amore Misericordioso.
Amen

venerdì 12 settembre 2008

Correre di notte


E’ notte … …
buio …
silenzio …
quiete …


Tu sei solo …
corri!
sei avvolto nel nulla
sei proiettato verso il buio.
L’ambiente non ti può distrarre
non esistono colori
tutto è nero.


La vista riesce a percepire solo qualche segno della strada
l’attenzione è rivolta ai tuoi piedi
il passo è più lento
percepisci maggiore sensibilità
ascolti i rumori …
senti i profumi gli odori …
la pioggia e la neve ti rinfrescano


La città in lontananza
ti abbaglia con le sue luci
tante luci … troppe luci …
sembra voglia scacciare
le sue paure accecandoti
con i suoi bagliori.


Anche tu hai paura … …
ma sei concentrato e prosegui!
non puoi tornare indietro …
Devi trovare il coraggio dentro di te!
nessuno ti può aiutare …


Le sensazioni si fanno più piacevoli …
anche la mente corre
ora non la fermi più
sta viaggiando!
sei libero …
sei vivo …
sei sereno …
sei amato …


La strada cambia
davanti ti ritrovi in lontananza le luci della città
piano piano ti avvicini
il chiarore si fa sempre più violento
sei rientrato!
Sei stanco ma soddisfatto
di aver percorso altra strada … ...


Renato,
Nella storia dell'esegesi ci sono state diverse interpretazioni del significato del nome di Maria:

1) "AMAREZZA" questo significato e` stato dato da alcuni rabbini: fanno derivare il nome MIRYAM dalla radice MRR = in ebraico "essere amaro". Questi rabbini sostengono che Maria, sorella di Mose`, fu chiamata cosi` perche', quando nacque, il Faraone comincio` a rendere amara la vita degli Israeliti , e prese la decisione di uccidere i bambini ebrei.Questa interpretazione puo` essere accettata da noi Cristiani pensando quanto dolore e quanta amarezza ha patito Maria nel corredimerci: [Lam. 1,12] Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'e` un dolore simile al mio dolore...Inoltre il diavolo, di cui il Faraone e` figura, fa guerra alla stirpe della donna, rendendo amara la vita ai veri devoti di Maria, che, per altro, nulla temono, protetti dalla loro Regina.
2) "MAESTRA E SIGNORA DEL MARE "Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. Maestra-Signora) + YAM (= mare): come Maria, la sorella di Mose`, fu maestra delle donne ebree nel passaggio del Mar Rosso e Maestra nel canto di Vittoria (cf Es 15,20), cosi` "Maria e` la Maestra e la Signora del mare di questo secolo, che Ella ci fa attraversare conducendoci al cielo" (S.Ambrogio, Exhort. ad Virgines)Altri autori antichi che suggeriscono questa interpretazione: Filone, S. Girolamo, S. Epifanio. Questo parallelo tipologico tra Maria sorella di Mose` e Maria, madre di Dio, e` ripreso da Ps. Agostino, che chiama Maria "tympanistria nostra" (Maria sorella di Mose` e la suonatrice di timpano degli Ebrei, Maria SS. e` la tympanistria nostra, cioe` dei Cristiani: il cantico di Mose` del N.T sarebbe il Magnificat, cantato appunto da Maria: questa interpretazione e` sostenuta oggi dal P. Le Deaut, uno dei piu` grandi conoscitori delle letteratura tergumica ed ebraica in genere: secondo questo autore, S. Luca avrebbe fatto volontariamente questo parallelismo.
3) "ILLUMINATRICE, STELLA DEL MARE "Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da: prefisso nominale (o participiale) M + 'OR (ebr.= luce) + YAM (= mare): Cosi` S. Gregorio Taumaturgo, S. Isidoro, S. Girolamo (insieme alla precedente)Alcuni autori ritengono che S. Girolamo in realta` non abbia interpretato il nome come "stella del mare", ma come "stilla maris", cioè: goccia del mare. La presenza della radice di "mare" nel nome di Maria, ha suggerito diverse interpretazioni e/paragoni di Maria con il "mare":Pietro di Celles (+1183) Maria = "mare di grazie": di qui Montfort riprende: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria" (Vera Devozione, 23).Qohelet 1,7: "tutti i fiumi entrano nel mare"; S. Bonaventura sostiene che tutte le grazie (= tutti i fiumi) che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono "confluite" in Maria, il mare di grazie.S.Brigida: "ecco perche` il nome di Maria e` soave per gli angeli e terribile per i demoni"-------------Ave maris stella, Dei Mater alma, atque semper virgo, felix coeli porta...Questo inno sembra una meditazione sul nome di Maria, in rapporto a Maria sorella di Mosè: "Ave maris stella" (cf significato 3); "Dei Mater ALMA atque semper virgo": Maria, sorella di Mose`, viene chiamata in Es 2,8, `ALMAH = "vergine" e, etimologicamente "nascosta"; "felix coeli porta", cioe` "maestra del mare" di questo secolo che Ella ci fa attraversare (cf. significato 2)---------------
4) PIOGGIA STAGIONALE Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. PRIMA PIOGGIA STAGIONALE)Maria e` considerata come Colei che manda dal cielo una "pioggia di grazia" e "pioggia di grazia essa stessa".Questa interpretazione, che C. A Lapide attribuisce a Pagninus, viene in parte ripresa da S. Luigi di Montfort nella Preghiera Infuocata: commentando Ps. 67:10 "pluviam voluntariam elevasti Deus, hereditatem tuam laborantem tu confortasti" (Una pioggia abbondante o Dio mettesti da parte per la tua eredita`), il Montfort dice:"[P.I. 20] Che cos'e`, Signore, questa pioggia abbondante che hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredita` esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e radunare per il bene della tua Chiesa cosi` indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?" Maria, pioggia di grazie, formera` e mandera` sulla terra una pioggia di missionari5) ALTEZZASecondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MAROM (ebr. ALTEZZA, EXCELSIS): questa ipotesi e` sostenuta, tra gli antichi dal Caninius, e, tra i moderni, da VOGT, soprattutto in base alle recenti scoperte dei testi ugaritici, che hanno permesso la comprensione di molte radici ebraiche.Luca 1:78 per viscera misericordiae Dei nostri in quibus visitavit nos oriens EX ALTOquesto versetto, in base al testo greco e alla retroversione in ebraico, puo` essere tradotto: ci ha visitati dall'alto un sole che sorge: Cristo e` il sole che sorge che viene dall'alto (il Padre) oppureci ha visitati un sole che sorge "dall'alto" = da Maria
***Di tutti queste ipotesi, qual e` quella giusta? forse la Provvidenza ci ha lasciato nel dubbio perche' nel nome di Maria possiamo trovare nel contempo tutti i significati che l'analogia della fede ci suggerisce.

giovedì 11 settembre 2008

Sabato riprende la catechesi di coppia tenuta da Don LINO. Quest'anno il tema è Il cantico dei Cantici; di seguito inserisco il testo del primo incontro.



Lo sposo cerca la sposa
8 Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.9 Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.10 Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!11 Perché, ecco, l`inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n`è andata;12 i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.13 Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!14 O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".15 Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.16 Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i gigli.17 Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.

Note Capitolo 2.
4. Il vessillo o insegna sembra essere la frasca che veniva posta davanti alla cella dove fermentava il vino.
8. Lo sposo torna col suo gregge a primavera.
15. In primavera, le volpi depongono i piccoli e li addestrano nelle vigne in fiore.

mercoledì 10 settembre 2008

10 SETTEMBRE 2008


Oggi per me e Mariangela ricorre una data molto importante, infatti il 10/09/1994 ci siamo sposati ... entriamo nel 15° anno di vita matrimoniale ...

martedì 9 settembre 2008

Rivolgo questa preghiera a Maria,
a lei affido i problemi e le tribolazioni
delle persone care ...

Ave, o Maria,
piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria,
Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.


Amen.

lunedì 8 settembre 2008

La celebrazione odierna - leggiamo nel brano dei Discorsi di S. Andrea di Creta proclamato nell'odierno Ufficio delle Letture - onora la natività della Madre di Dio. Però il vero significato e il fine di questo evento è, l'incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio". E’ questo del resto il motivo per cui di Maria soltanto (oltre che di S. Giovanni Battista e naturalmente di Cristo) non si festeggia unicamente la " nascita al cielo ", come avviene per gli altri santi, ma anche la venuta in questo mondo. In realtà, il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli apocrifi, ma piuttosto nel significativo passo innanzi che Dio fa nell'attuazione del suo eterno disegno d'amore. Per questo la festa odierna è stata celebrata con lodi magnifiche da molti santi Padri, che hanno attinto alla loro conoscenza della Bibbia e alla loro sensibilità e ardore poetico. Leggiamo qualche espressione del secondo Sermone sulla Natività di Maria di S. Pier Damiani: “Dio onnipotente, prima che l'uomo cadesse, previde la sua caduta e decise, prima dei secoli, l'umana redenzione. Decise dunque di incarnarsi in Maria”."Oggi è il giorno in cui Dio comincia a mettere in pratica il suo piano eterno, poiché era necessario che si costruisse la casa, prima che il Re scendesse ad abitarla. Casa bella, poiché, se la Sapienza si costruì una casa con sette colonne lavorate, questo palazzo di Maria poggia sui sette doni dello Spirito Santo. Salomone celebrò in modo solennissimo l'inaugurazione di un tempio di pietra. Come celebreremo la nascita di Maria, tempio del Verbo incarnato? In quel giorno la gloria di Dio scese sul tempio di Gerusalemme sotto forma di nube, che lo oscurò. Il Signore che fa brillare il sole nei cieli, per la sua dimora tra noi ha scelto l'oscurità (1 Re 8,10-12), disse Salomone nella sua orazione a Dio. Questo nuovo tempio si vedrà riempito dallo stesso Dio, che viene per essere la luce delle genti."Alle tenebre del gentilesimo e alla mancanza di fede dei Giudei, rappresentate dal tempio di Salomone, succede il giorno luminoso nel tempio di Maria. E’ giusto, dunque, cantare questo giorno e Colei che nasce in esso. Ma come potremmo celebrarla degnamente? Possiamo narrare le gesta eroiche di un martire o le virtù di un santo, perché sono umane. Ma come potrà la parola mortale, passeggera e transitoria, esaltare Colei che diede alla luce la Parola che resta? Come dire che il Creatore nasce dalla creatura?".

giovedì 4 settembre 2008

MESSAGGIO 25/08/2008



Cari figli, anche oggi vi invito alla conversione personale. Siate voi a convertirvi e, con la vostra vita, a testimoniare, amare, perdonare e portare la gioia del Risorto in questo mondo in cui mio Figlio è morto e in cui gli uomini non sentono il bisogno di cercarLo e di scoprirLo nella propria vita. AdorateLo e che la vostra speranza sia speranza per quei cuori che non hanno Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

COMMENTO
La Madonna all’inizio del messaggio di questa sera ci invita alla conversione e dice: “Siate voi a convertirvi e con la vostra vita a testimoniare, amare, perdonare e portare la gioia del risorto in questo mondo”. Ogni uomo ha bisogno di conversione. Questo è un processo che dura tutta la vita. La vera conversione consiste nell’incontro con Dio. Solo chi ha incontrato Dio vivo può testimoniare agli altri di questo incontro. Gli incontri tra persone tante volte rimangono superficiali, ma l’incontro con Dio lascia sempre una traccia su tutto l’uomo. Ogni volta che l’uomo non ama ha bisogno di convertirsi. Ogni volta che l’uomo non è fedele alle parole di Gesù ha bisogno di convertirsi. Ogni conversione avviene in due passi: primo, quando almeno una volta nella vita ci inginocchiamo davanti a Gesù per dirgli dal profondo del cuore e dell’anima: “Gesù io mi decido totalmente per te, voglio lasciare l’uomo vecchio, voglio lasciare tutti i miei peccati e così purificato voglio venire con te”. Secondo passo, quando ogni sera faccio l’esame di coscienza: ho rispettato i comandamenti di Dio fino in fondo? In che cosa devo correggermi ancora quando mi incontro con la gente? Come posso amare di più la Chiesa? Solo con questi due passi si può camminare correttamente nella vita spirituale. La Madonna tante volte ci ha richiamato e ci richiama alla conversione, ci richiama ad essere testimoni. Tante volte restiamo ciechi e sordi e pensiamo che la Madonna richiami solo quelli che non frequentano la Chiesa, quelli che noi giudichiamo non buoni. La Madonna pensa anche a loro, ma soprattutto a coloro che si comportano come farisei che giudicano gli altri e fanno finta di essere buoni, ma faticano per esempio a perdonare; sono questi che hanno bisogno di una radicale conversione. La Madonna ci dà i mezzi per farlo: tante volte ci ha richiamato alla preghiera e questa sera ci richiama ad adorare Gesù. Dio vuole che lo si adori in spirito e verità. Ciò significa con le opere e la vita e non solo a parole, perché Dio non ha bisogno delle nostre parole. Lui ha bisogno del nostro cuore. Consacrati totalmente a Dio, possiamo essere speranza per quei cuori che non hanno Gesù. Ci sono tante definizioni dell’uomo; una è: l’uomo è l’essere che spera. La speranza dà a noi, che siamo pellegrini su questa terra, la forza di proseguire coraggiosamente verso il futuro senza fermarsi. La nostra speranza l’abbiamo solo nel nome di Gesù. La speranza dirige sempre verso il futuro. L’amore è realtà che si deve realizzare nel presente e la fede ci aiuta a realizzarla.
PREGHIERA E BENEDIZIONE Saluto alla Beata Vergine Maria.
Ave Signora, santa Regina, santa Madre di Dio, Maria che sei vergine, fatta Chiesa ed eletta dal santissimo Padre celeste che ti ha consacrata insieme con il santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo paraclito. Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave suo palazzo! Ave suo tabernacolo! Ave sua casa! Ave suo vestimento! Ave sua ancella! Ave sua Madre! Per intercessione della beata Vergine Maria, vi benedica Dio onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen. Pace e bene.

SANTUARIO DI SANTA ROSALIA

Il 9 dicembre 2005 visitiamo il santuario di Santa Rosalia.



L'atmosfera che si respira nel periodo natalizio a Palermo è da favola ... ... ...
La temperatura mite , le luci nelle strade ...



Chiesa di San francesco....




Alla casa del Padre … … … … …
E’ mercoledì 7 Dicembre 2005 sono le 16.45 e dopo la visita alla cattedrale di Palermo la stanchezza si fa proprio sentire ci trasciniamo per le vie della città che accende le proprie luci natalizie al calar del sole ma … … …
Facciamo un passo indietro per ripercorre le tappe di questa giornata molto impegnativa e dura per le bambine; troppe emozioni troppe cose nuove vissute in così poco tempo, il viaggio a Bergamo l’aereoporto l’attesa del check-in l’imbarco e poi … … via si decolla … … … e a conferma della diversità di Francesca e Stefania il viaggio si rivela per la piccola come un bellissimo pomeriggio passato al Luna Park e per la grande una serie di sensazioni poco piacevoli. All’arrivo il pulman ci porta in albergo riusciamo a mangiare qualcosina e a sistemarci in camera dove però non riusciamo a rilassarci e quindi decidiamo di iniziare la visita al centro della città.
E poi dopo alcune ore passate a visitare la città giunge il grande crollo, la stanchezza e lo sconforto hanno il sopravvento su di noi! Siamo smarriti lontani da casa! e allora … … … che fare?
Mariangela propone la ricerca di una chiesa per una sosta di riposo, raggiungiamo la chiesa di San Domenico.
Siamo entrati e ci siamo seduti in attesa che iniziasse la Messa e piano piano con molta fatica la stefi e la Francy si sono calmate, rilassate e appisolate in braccio a noi …

Senza accorgerci avevamo trovato finalmente un luogo a noi familiare, un luogo a noi caro!
Era la casa del Padre nostro … … …
luogo dove sentirci a proprio agio dove ritrovare noi stessi dove incontrare Lui.
E’ bello accorgersi solo ora ripensando a quel momento che questa realtà questa consapevolezza è radicata nella nostra famiglia.
Ma pensandoci un po’ meglio quante volte nella nostra vita siamo stanchi affaticati e delusi ma non riusciamo a trovare il coraggio di ritornare da Lui ; dimorare nella sua casa e invece pretendiamo di vivere soli senza di Lui . Quanto è bello poi tornare alla sua casa , fare esperienza di riconciliazione; affidandoci a Lui ritroviamo il senso della nostra vita, in Lui troviamo energia forza coraggio.
Allora questo edificio queste mura sono luogo Sacro dell’incontro con Dio, incontro personale nel proprio cuore, incontro comunitario nella preghiera nella liturgia e incontro reale nell’Eucarestia; questo stesso luogo che nella vita dei santi è stato il fulcro della loro esistenza, come la Porziuncola di San Francesco d’Assisi .
La vita del monaco e del monastero è per organizzazione per struttura costruita intorno alla Chiesa, le ore della giornata sono cadenzate dalla liturgia cantata in coro, lì inizia la giornata del monaco e lì si conclude, il monastero è costruito intorno alla Chiesa.
La nostra vita di fede è incentrata nella celebrazione dell’ eucarestia domenicale qui incontriamo i nostri Pastori e da qui che partono per la loro evangelizzazione e qui fanno ritorno quotidianamente.

Finita la Messa siamo usciti con un altro entusiasmo, riposati nelle membra e nel cuore e pronti a concludere una giornata piena di grandi scoperte e conquiste.

Ringrazio Mariangela che mi ha dato lo spunto per questa riflessione mi scuso per avergli rubato l’idea, ringrazio Franci e Stefi per le belle giornate passate insieme a Palermo e ringrazio il Padre e a Lui affido queste gioie … … …


Renato


8/12/2005

lunedì 1 settembre 2008


Sono finite le vacanze!
un nuovo anno si apre ... ...
cosa ci riserverà?
Con un entusiasmo nuovo
e una voglia di riprendere la vita normale
ci affidiamo a te Maria,

_____________Ave Maria___________

_____________Ave Maria___________
Questa preghiera è dedicata a ... ... ...

__SOSTEGNO DI CHI E' MALATO!__

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.

Amen.