Siamo alla domanda fondamentale, alla provocazione più forte perché va diritta al cuore della mia vita, della tua, di ogni uomo che, anche oggi, si pone come uomo in ricerca e si dice cristiano.
È una domanda esistenziale da cui non puoi scappare. Proprio perché è Gesù a parlare. Finché siamo noi a cercare di dire chi è Gesù (con la nostra mente, la nostra cultura, le nostre cognizioni) ci arrabattiamo al buio.
Bisogna esporci alla sua provocazione che esige una risposta precisa: personalmente, per te, io chi sono? Tutto il cristianesimo è qui. Non è un’ideologia; un pensiero filosofico, una morale.
La fede cristiana è una Persona. Che t’interpella. Vuole avere un rapporto personale con te. Oggi, soprattutto, o si entra in questo testo e lo si riscopre in tutta la sua forza o il nostro dirci cristiani non ha senso.
Come un muro fatiscente che, prima o poi, crolla. Invece, se ti lasci interpellare e rispondi, la Persona di Gesù che è “Luce del mondo” ti rigenera nella luce.
E il tuo è un cammino di novità, luminoso ogni giorno, in Lui.